Sempre più italiani lo fanno: con questa targa addio a multe e autovelox

Un'indagine condotta dal quotidiano Il Corriere della Sera ha messo a nudo un'abitudine sempre più frequente tra gli italiani per pagare meno tasse, ed evitarsi multe e penalizzazioni sulla patente: usare una targa bulgara.

Sempre più italiani lo fanno: con questa targa addio a multe e autovelox

La targa è il nostro identificativo principale quando giriamo per per il mondo a bordo di un veicolo motorizzato, che sia un’automobile, un camion o una moto, ed ha un po’ la valenza di un’impronta digitale stradale. Grazie alle targhe infatti, qualora dovessimo compiere una qualsiasi contravvenzione al codice della strada, alle autorità è possibile risalire in maniera pressoché immediata alla nostra identità.

O quantomeno, a quella del possessore del veicolo incriminato. Proprio per questa ragione le sanzioni per chi gira con una targa illeggibile – o addirittura senza – sono decisamente salate. Ma da qualche tempo ormai gli italiani hanno capito come beffare il sistema, e poter fare delle strade il proprio piccolo regno senza correre il rischio di incorrere in multe salate.

A spiegare come è stata un’indagine proposta dal quotidiano Il Corriere della Sera, il quale ha reso noto che sempre più cittadini italiani ormai scelgono di sfoggiare una targa bulgara, ed in questo modo possono letteralmente farsi un baffo della polizia municipale e di tutte le eventuali multe raggranellate nel corso delle loro scorribande su quattro o due ruote.

Ma non tutti scelgono targhe provenienti dalla Bulgaria per potersi improvvisare pirati della strada senza doverne pagare le conseguenze, in barba a vigili ed autovelox: per tanti infatti è semplicemente un metodo per risparmiare su bollo e assicurazione, dal momento che una targa bulgara può garantire un risparmio effettivo fino all’85% rispetto a quelle italiane.

In tempi di crisi, e visto le incredibili spese che bisogna sostenere per mantenere anche solo passivamente un’automobile nel nostro Paese, si tratta di un incentivo enorme per cedere alla tentazione. Ma come funiona di preciso? Presto detto: farsi portare un’automobile direttamente dalla Bulgaria non è la soluzione più pratica, ma per ovviare a questo problema è sufficiente pagare 1.500 euro per far esportare la propria autovettura, farla reimmatricolare come bulgara e farla tornare in Italia.

A quel punto, il gioco è fatto. In questo modo la macchina figurerà non più di proprietà del guidatore, bensì di una società localizzata proprio in Bulgaria; ed il conducente del veicolo con la targa bulgara sarà de iure sempliemente un noleggiatore, sgravato dall’obbligo di dover pagare le contravvenzioni.

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