Selfie con i morti condivisi su WhatsApp, denuncia nel barese

La Procura della Repubblica di Trani indaga su un gruppo di metronotte di un istituto di vigilanza di Ruvo di Puglia, colpevoli di scattarsi foto con i defunti e di condividerli in rete

Selfie con i morti condivisi su WhatsApp, denuncia nel barese

Una vicenda che ha dell’incredibile arriva da Ruvo di Puglia, comune in provincia di Bari. Secondo un esposto presentato lo scorso 4 marzo alla Procura della Repubblica di Trani, alcune guardie giurate, in servizio presso l’obitorio del cimitero del comune pugliese, si scattavano dei selfie con i cadaveri e li condividevano su WhatsApp.

La vicenda, venuta alla luce a seguito della denuncia presentata proprio da una guardia giurata, estranea ai fatti, sarebbe avvenuta nel periodo che va da agosto 2015 a gennaio 2016. Secondo l’esposto, corredato da un fascicolo contenente alcuni degli scatti incriminati, alcuni agenti si introducevano clandestinamente nell’obitorio, scoperchiavano le bare con i defunti in attesa di sepoltura, e si scattavano delle foto, che venivano poi condivise in un gruppo WhatsApp.

Nel gruppo di condivisione dei macabri scatti, oltre al personale dipendente di un istituto di vigilanza Metronotte di Ruvo di Puglia, anche i vertici dell’azienda, che non hanno adottato provvedimenti nei confronti dei responsabili, nonostante sulla nota applicazione di messaggistica, venivano condivisi anche commenti ironici e sicuramente irrispettosi nei confronti dei defunti. In tutto le persone coinvolte sono una quindicina e non si esclude che alcune di queste foto siano finite in rete.

Venuti a conoscenza dell’accaduto, i parenti dei defunti chiedono alla magistratura di fare chiarezza e accertare se anche i propri cari sono state vittime di questo macabro gioco. Non è escluso che tra qualche giorno ci siano i primi indagati, atteso anche che ai vigilantes non era permesso accedere all’obitorio, negli orari di chiusura.

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