Referendum: “Se la matita non è indelebile io non voto!”

Parapiglia al seggio di Albignasego, Padova, dopo che una signora ha contestato le matite del seggio, sostenendo che non fossero indelebili. Tutto si è risolto con la verifica delle matite, e la dimostrazione che in realtà lo sono.

Referendum: “Se la matita non è indelebile io non voto!”

È successo ad Albignasego, alle porte di Padova, questa mattina alle ore 10.30: una signora, al seggio di Sant’Agostino, temendo che il suo voto venisse modificato, ha portato da casa carta e gomma per controllare che la matita del seggio fosse copiativa per davvero, come da norma.

Nessuno si è accorto dell’attrezzatura che la signora aveva con sé quando è giunta al seggio, sicché le hanno consegnato scheda e matita, e l’hanno inviata a una cabina per il voto segreto, come di consueto.

Entrata in cabina, ha estratto i “suoi” attrezzi di lavoro e, con la matita consegnatale, ha scarabocchiato il suo foglietto: quindi, ha cancellato lo scarabocchio con la gomma. La prova era più che evidente: lo scarabocchio è sparito e, del suo disegno, non era rimasta alcuna traccia. Chiunque avrebbe potuto cambiare il suo voto!

Uscita dalla cabina, ha fatto scattare l’allarme chiedendo una matita indelebile. Il primo ad essere chiamato in causa è stato il presidente di seggio. Quindi, è intervenuta la Polizia ma, ancora, la signora non si fidava delle matite. A quel punto, è stata chiamata la Prefettura. D’altra parte, al rappresentante del Movimento 5 Stelle, non rimaneva altro che chiedere la verifica di tutte le matite e di tutti i seggi, naturalmente. Completata la verifica, la Prefettura ha garantito la legalità delle matite che, per questo motivo, non sarebbero state cambiate.

In verità, le matite copiative non sono indelebili su carta normale, quella appunto utilizzata dalla signora di Albignasego: lo diventano solo se abbinate a una carta speciale come quella delle schede elettorali, che vengono stampate con un inchiostro che si cancella per abrasione.

Dimostrato questo, la signora di Albignasego si è convinta a rientrare in cabina, con la scheda e la matita datele al seggio e, finalmente, ad esprimere – fiduciosamente – il proprio voto, lasciando fuori carta e gomma personali.

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