Scoperto acquedotto romano sotto all’ospedale militare del Celio

In questi giorni sono stati fatti degli scavi archeologici dalla Soprintendenza in una zona della metropolitana, precisamente in un pozzo di areazione per la costruzione della linea C vicino all'ospedale militare del Celio, a Roma.

Scoperto acquedotto romano sotto all’ospedale militare del Celio

In questi giorni, a Roma si stanno svolgendo degli scavi archeologici in un pozzo dell’areazione della metropolitana per la costruzione della nuova Linea C, in prossimità dell’ospedale militare del Celio.

Durante questi scavi, è stato ritrovato un acquedotto che apparteneva al terzo secolo a.C. e un corredo funerario dell’epoca del ferro, tra il X e gli inizi del IX secolo avanti Cristo. Come ha spiegato la dottoressa Simona Morretta, responsabile della Soprintendenza, l’acquedotto dev’essere stato costruito circa 2300 anni fa, poi abbandonato durante l’età imperiale e infine utilizzato come fogna durante l’età tardo antica, da qui nasce anche l’idea di analizzare i resti di cibo ritrovati, tra i quali fagiani.

La dottoressa Morretta ha raccontato che l’acquedotto si trovava ad una profondità di 17.40 metri. Un tratto di esso è stato riportato alla luce in blocchi di tufo, regolari e disposti in cinque filari sovrapposti. Il piano di scorrimento interno è costituito da uno strato di cocciopesto in quasi perfette condizioni solo con una lieve pendenza da est ad ovest. Non ci sono tracce di calcare quindi si può dedurre che non sia stato utilizzato tantissime volte ma abbandonato appena dopo la sua costruzione.

L’acquedotto era collegato ad una vasca a nord-est mentre ad ovest su entrambi i suoi lati mostra tracce di un intervento di consolidamento, realizzato con la costruzione di speroni di tufo giallo. L’acqua veniva distribuita attraverso una fistula aquaria, cioè una tubazione in piombo che poi si collegava all’acquedotto da una canaletta e un pozzetto di decantazione.

La dottoressa, a poi proseguito la spiegazione, affermando che l’acquedotto potrebbe appartenere al III secolo a.C. e quindi essere l’unico acquedotto di quell’epoca e chiamarsi “Anio Vetus” però a quanto pare da alcuni studi sugli acquedotti romani, non potrebbe essere lui perchè non si trovava nelle zone del Celio ma bensì in altre zone della città romana, forse questo acquedotto potrebbe essere l'”Aqua Appia“, uno dei più antichi acquedotti dell’epoca, costruito nel 312 a.C.

Ci sono queste due ipotesi che ruotano intorno a questo acquedotto ma bisognerà indagare più a fondo attraverso i resti ritrovati per capire se è uno oppure l’altro acquedotto romano.

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