Scarcerato il pirata della strada che ha ucciso un bambino di tre anni. La madre non ci sta

E' stato scarcerato il pirata della strada che ha ucciso Gionatan, un bambino di soli tre anni. Non ci sta la madre del piccolo, che si sfoga tramite la sua pagine Facebook. La donna invita ad una guida responsabile

Scarcerato il pirata della strada che ha ucciso un bambino di tre anni. La madre non ci sta

È stato scarcerato l’uomo che ha investito ed ucciso un bambino di soli tre anni, mentre era alla guida in stato di ebbrezza.

L’uomo di origini bulgare è stato scarcerato e si trova adesso ai domiciliari. Non ci sta la mamma del piccolo Gionatan Lasorsa, questo il nome della vittima di questo terribile incidente, che tramite la sua pagina Facebook ha voluto commentare la notizia, esortando tutti a mettersi alla guida con lucidità e consapevolezza. “Bisogna mettersi in testa che la macchina, la moto, qualsiasi mezzo di trasporto non è un giocattolo. Bisogna usare la testa ed essere lucidi, responsabili per s e per gli altri. Consapevole del rischio che si corre. L’auto può diventare un’arma, se vado in giro con la pistola carica o ubriaca in auto a tutta velocità, ditemi voi qual è la differenza?” ha scritto Fabiola Solito, madre del piccolo Gionatan.

Dimitrov Krasimir, 37 anni, era stato incriminato per omicidio colposo, omissione di soccorso e per guida in stato di ebbrezza, in base alle testimonianze di alcuni clienti del bar Lido Adriano, in provincia di Ravenna. I testimoni, infatti, hanno affermato di avere visto l’uomo solo poche ore prima del terribile incidente che ha strappato alla vita Gionatan uscire dal bar barcollando dopo aver assunto degli alcolici.

L’uomo si è, quindi, messo alla guida in questo stato e le conseguenze sono state tragiche per il piccolo Gionatan e per la sua famiglia. L’uomo ha adesso chiesto di patteggiare la pena per guida in stato di ebbrezza e si trova quindi ai domiciliari presso alcuni amici, suoi connazionali, che abitano a Marina di Ravenna.

Una situazione che ha dell’incredibile se si considera la gravità di quanto è successo e della terribili conseguenze per questo bambino ancora così piccolo e per la sua famiglia che non potrà più riabbracciarlo e vederlo crescere.

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