San Giuseppe Vas: 500 mila fedeli a canonizzazione del santo dello Sri Lanka

La folla era radunata sulla spiaggia del Galle Face Green per la canonizzazione di San Giuseppe Vas. Il papa ha ribadito come quest'uomo diede forza spirituale e morale alla popolazione cattolica tra ostacoli e persecuzioni

San Giuseppe Vas: 500 mila fedeli a canonizzazione del santo dello Sri Lanka

Papa Francesco ha presieduto il rito di canonizzazione per San Giuseppe Vas, da oggi il primo santo dello Sri Lanka, che il pontefice ha descritto così: “Un religioso oratoriano di origine indiana che su quest’isola ha dato forza spirituale e morale alla popolazione cattolica assediata. Sbarcato a Ceylon come un clandestino, all’epoca della persecuzione si vestiva come un mendicante, adempiva ai suoi doveri sacerdotali incontrando in segreto i fedeli, spesso di notte. Con le sue parole, ma soprattutto con l’esempio della sua vita, ha condotto il popolo di questo Paese alla fede”.

Hanno assistito alla cerimonia oltre oltre 500 mila fedeli radunati sulla spiaggia del Galle Face Green, lo stesso luogo dove venti anni fa, precisamente il 15 gennaio 1995, San Giovanni Paolo II aveva proclamato beato questo “grande missionario del Vangelo”.

Papa Bergoglio ha sottolineato che quest’uomo è vissuto in un periodo di profonda trasformazione, caratterizzato da ostilità e persecuzioni, e nonostante i cattolici fossero una minoranza all’interno della sua comunità egli seppe “diventare per tutta la popolazione un’icona vivente dell’amore misericordioso e riconciliante di Dio”.

Il papa ha anche aggiunto che l’esempio di San Giuseppe Vas ha mostrato a tutti noi l’importanza di superare le divisioni religiose, l’unica strada possibile per perseguire la pace tra i popoli. San Giuseppe, infatti, secondo Bergoglio, era capace di offrire la verità e la bellezza del Vangelo in un contesto dove prevalevano tante religioni, e lo faceva con profondo rispetto e umiltà.  

La strada indicata da San Giuseppe Vas è quella che dovremmo percorrere anche noi, e il papa ha voluto affermare che “siamo chiamati ad ‘uscire’ con lo stesso zelo, con lo stesso coraggio di san Giuseppe, ma anche con la sua sensibilità, con il suo rispetto per gli altri, con il suo desiderio di condividere con loro quella parola di grazia che ha il potere di edificarli. Siamo chiamati ad essere discepoli missionari”.

Papa Francesco è il secondo giorno che trascorre nello Sri Lanka, paese che conta 21 milioni di abitanti ma dove i cattolici sono poco più del sei per cento. Una comunità cristiana numerosa ma che è sempre in minoranza rispetto alla maggioranza buddhista, induista e musulmana, che coprono rispettivamente il 70, il 13 e il 10 per cento.

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