La settimana scorsa si è verificato il primo caso al mondo di robot suicida.
In Austria, un robot aspiratutto, ha deciso di togliersi la vita dandosi fuoco con i fornelli della cucina. Il suo gesto estremo, secondo il padrone del macchinario, non avrebbe spiegazioni plausibili. Come racconta la famiglia Kniewasser, il robottino era stato fin da subito adottato per tutte le mansioni domestiche di pulizia dei pavimenti e del piano cottura.
All’origine di tutto, forse, lo stress lavorativo, la mancanza di prospettive future o che altro. Fatto sta che il macchinario ha preferito farla finita nel modo più violento possibile.
Quella mattina, il pratico robot era stato utilizzato (inconsapevolmente per l’ultima volta) dalla famiglia, per raccogliere le tante briciole post colazione. L’ausilio, una volta spento, è stato riposto nel suo ripiano, con molta cura e premura, come sempre fatto.
Il robottino, in assenza dei componenti della famiglia, si è acceso e avvicinato di sua volontà al piano cottura sostandovi per prendere fuoco in pochi orribili secondi.
Invani i tentativi di soccorrere l’aspiratutto, che all’arrivo dei vigili del fuoco risultava già un cumulo di cenere.
Scioccati i Kniewasser non sanno ancora dare una spiegazione a questo gesto, che ha rischiato di causare tra l’altro l’incendio dell’intera abitazione.
Di questi tempi, mentre l’uomo diventa macchina, le macchine diventano uomini.
C’è da prestare attenzione a tutto ciò che ci accade attorno per non rischiare di perdere i veri valori, l’affetto, il contatto umano.