Ritrovato in ospedale il ragazzo italiano scomparso a Barcellona

Ritrovato il 19enne Andrea Freccero, scomparso a Barcellona la sera del 30 dicembre: si trova ricoverato in ospedale, probabilmente a seguito di un’aggressione. Non era stato fatto entrare in un locale per l'abbigliamento reputato non consono.

Ritrovato in ospedale il ragazzo italiano scomparso a Barcellona

È stato ritrovato Andrea Freccero, lo studente di 19 anni, residente nella cittadina di Albissola nel savonese, del quale si erano perse le tracce dalla notte dello scorso 30 dicembre.  

Prima delle ultime segnalazioni, il ragazzo era stato visto l’ultima volta la sera del 30 dicembre, davanti ad una discoteca di Barcellona, vicino al porto cittadino.

Il giovane si trovava insieme ad un gruppo partito lo scorso 28 dicembre dall’Italia, tramite l’associazione “Scuolazoo”, comprendente ben 300 ragazzi. Arrivati a Lloret De Mar, lungo la costa Brava, il 30 era – invece – programmato lo spostamento a Barcellona, con una serata che doveva concludersi alla discoteca Catwalk.

Andrea non è stato fatto entrare dagli addetti del locale, in quanto il suo abbigliamento (felpa, bermuda, e scarpe da ginnastica) non era consono alla serata. Subito dopo, sarebbe stato visto allontanarsi, senza poi lasciare più nessuna notizia. 

Il ragazzo è stato ritrovato, in seguito, dopo ore intense di apprensione e ricerche, all’ospedale di Barcellona.

A darne notizia è stato il fratello Luca tramite la sua pagina Facebook, dicendo che Andrea era stato ritrovato all’ospedale di Barcellona, probabilmente ricoverato a seguito di un’aggressione subita la notte tra il 30 e il 31 dicembre. 

A contattare i famigliari è stata la polizia locale, dopo che la proprietaria italiana di un ristorante della città spagnola aveva telefonato, riferendo che i suoi camerieri avevano detto di aver visto il ragazzo nella zona della pista di pattinaggio di Hospitalet de Llobregat.  

Andrea pare stia abbastanza bene, stanco e un po’ sotto shock per l’accaduto, ma nel complesso bene.

La famiglia, che nel frattempo ha raggiunto il figlio in Spagna, ha pubblicamente ringraziato tutte le persone che si sono mobilitate per le ricerche, riservando parole di gratitudine anche per la polizia spagnola e per le autorità italiane, oltre al preziosissimo supporto fornito dalla stampa, dai media, e dal tour operator che li ha assistiti a Barcellona.

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