Ricarica la Postepay con 996 euro ma è una truffa

"Mi carica la Postepay di 996 euro?" questa la richiesta avanzata da un cliente ad una barista di Morsano (Pd), ma il giovane uomo presentatosi con piglio tranquillo e sicuro nascondeva una truffa

Ricarica la Postepay con 996 euro ma è una truffa

Le truffe non per forza richiedono menti raffinate per essere ideate, almeno così sembra, eppure a chi verrebbe in mente il sistema adottato a Pordenone? Nessuna elaborata preparazione, semplicemente un aspetto affidabile e di certo, sangue freddo! Così si è presentato un cliente in un bar di Morsano, quando ha chiesto una ricarica della propria carta Postepay per l’importo di 996 euro. La donna alla cassa non ha avuto alcuna esitazione nell’eseguire l’operazione e così subito ha attivato la procedura informatizzata per la ricarica della carta di credito. 

Al momento di pagare è scattata la trappola, l’uomo infatti ha tirato fuori il suo portafoglio ma appena ci ha guardato dentro ha esclamato alla barista che era davanti a lui: “Accidenti, mi sono dimenticato di prelevare. Non ho soldi. Mi scusi un attimo, vado al bancomat prendo la cifra che mi ha caricato e torno subito a saldare il debito. Non si preoccupi, vado qui vicino”.

La donna è rimasta senza parole, intanto il losco individuo è uscito senza indugio dal locale e non ha lasciato alcuna traccia. Di certo non si è recato al bancomat, di certo non ha prelevato denaro e ancor più, ovviamente, non è tornato al bar. Così capita che dopo poco, ma ormai era già tardi, la barista si è accorta di essere stata raggirata dal cliente e che i 996 euro non li avrebbe più visti rivisti. Non le è rimasto altro da fare che presentare una denuncia alle forze dell’ordine per quanto accaduto.

Il metodo adottato sembra non essere raro, ma una serie di coincidenze lasciano non pochi interrogativi: era appena il 28 febbraio di quest’anno quando una truffa simile ha colpito il personale di un altro bar a Valvasone, sempre nella provincia di Pordenone. Con lo stesso raggiro un uomo, entrato in un bar come un semplice cliente, era riuscito a farsi caricare dal titolare del locale una carta di credito Postepay di una cifra sempre vicina ai mille euro. Anche in quel caso il personale del bar si rese conto troppo tardi della truffa e di aver caricato con una somma alta, ma a proprie spese, la carta di credito del criminale.

In quella circostanza l’autore della truffa fu denunciato, rispondeva a Carlo M., uomo di trentanove anni di Pordenone, resosi responsabile anche di un altro episodio, analogo ai precedenti, ma che si trasformò in rapina impropria. Luogo dei fatti in quel caso fu Codroipo, era il 14 marzo scorso.

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