Un crescendo di emozioni ha accompagnato le operazioni di soccorso al Resort Rigopiano, travolto da una valanga di neve dopo le scosse di terremoto di mercoledì 18 gennaio. Dopo lo sconforto delle prime ore, con il recupero dei corpi di due vittime, e la paura di non riuscire a salvare nessuno, la notizia della presenza di alcuni superstiti ha rianimato i soccorritori.
Le squadre di soccorso hanno continuato a scavare, riuscendo a portare in salvo 5 persone. Il primo ad uscire, tra gli applausi e la commozione dei Vigili del Fuoco, è stato Gianfilippo, 8 anni, figlio di Giampiero Parete, il cuoco che aveva dato l’allarme, dopo essersi salvato, per essere andato a prendere in macchina le medicine per la moglie Adriana. Subito dopo, è stata proprio la donna ad essere stata tratta in salvo, seguita dalla figlia Ludovica di soli sei anni, che ha subito chiesto i suoi biscotti.
Le operazioni di salvataggio sono proseguite portando alla luce altri due bambini, Samuel, 6 anni, figlio del poliziotto Domenico Di Michelangelo, che risulta ancora disperso insieme alla moglie, e Edoardo, 9 anni, che – mentre veniva trasportato in barella – chiedeva ai soccorritori “cosa è successo? Stavo giocando a biliardo”. I superstiti si erano rifugiati nel bar, e la loro individuazione si è resa possibile grazie a del fumo che usciva dalla neve, forse dovuto ad un fuoco acceso per riscaldarsi.
Oltre i 5 tratti in salvo, sono stati identificati altri 5 superstiti per i quali si è lavorato incessantemente per tutta la notte, portandone in salvo 4. I superstiti erano in un vano di difficile accesso. Durante le operazioni, è stato anche recuperato il corpo senza vita di una donna, che fa salire a tre il numero delle vittime accertate.
In questa corsa contro il tempo, i soccorritori hanno individuato voci di altre persone, che si sta cercando di localizzare per organizzare le operazioni di recupero. In totale, il numero dei dispersi è di una ventina di persone.