Referendum, vince il No: affluenza record

I primi risultati, dopo la chiusura delle urne, premiano il fronte del No con oltre 10 punti percentuali di vantaggio. Registrata un’affluenza record del 69%. Dall’opposizione, chieste subito le dimissioni di Renzi

Referendum, vince il No: affluenza record

Alle ore 23 si sono chiusi i seggi per il referendum costituzionale, che ha visto gli schieramenti politici affrontarsi in una campagna elettorale senza mezzi termini, e con qualche colpo basso.

I primi exit poll, subito dopo la fine delle votazioni, premiano il No che vince con una percentuale tra il 56 e il 60%. Il Si invece si ferma tra il 40 e il 44%. I dati ovviamente sono ancora parziali, ma hanno già delineato la tendenza. Il popolo italiano, quindi, ha deciso di bocciare la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi. Questo risultato potrebbe aprire le porte alle dimissioni per il premier, che credeva molto nel successo in questa tornata elettorale.

In una giornata caratterizzata dal caso delle “matite cancellabili”,  con l’allarme lanciato dal cantante Piero Pelù e con l’intervento del Viminale per chiarire il caso, si è registrata un’alta affluenza alle urne. Infatti, ha votato circa il 69% degli aventi diritto. Ricordiamo che, in ogni caso, per questo referendum di tipo confermativo, non era previsto il raggiungimento del quorum, come in quello di aprile sulle trivelle (che, invece si fermo al 31%).

Uno dei primi a parlare, dopo i primi risultati, è stato Renato Brunetta, capogruppo alla Camera per Forza Italia. L’ex ministro ha subito chiesto le dimissioni di Renzi, e ha elogiato il popolo italiano che si è recato in massa alle urne, al contrario delle precedenti tornate elettorali, quando sembrava disinteressato della politica. Sulla stessa linea, anche il leader della Lega Matteo Salvini, che parla di “una vittoria contro i poteri forti”.

Prime parole anche del PD, con il vicesegretario Lorenzo Guerini che annuncia la convocazione della direzione del partito per martedì, per analizzare il voto, e decidere quali azioni intraprendere. È probabile che, salvo sorprese, Matteo Renzi presenti le dimissioni, come peraltro da lui preannunciato in caso di sconfitta al referendum, e che venga individuato un nuovo nome per evitare di andare in questo momento al voto.

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