Ragazzo 19enne si lancia da 15 metri: vivo per miracolo

Un ragazzo di 19 anni ha tentato di togliersi la vita nella serata del 22 giugno scorso, lanciandosi da 15 metri di altezza nel centro di Jesi. Nonostante il terribile impatto, il ragazzo si è salvato.

Ragazzo 19enne si lancia da 15 metri: vivo per miracolo

Un giovane ragazzo di 19 anni ha tentato di farla finita ieri sera, lanciandosi nel vuoto da un’altezza di 15 metri, nel centro di Jesi. Il giovane, che soffriva con tutta evidenza di qualche grave malessere psichico non curato o non sufficientemente preso in considerazione dai familiari, a causa del violento impatto sembra aver riportato numerose fratture, ma non è in pericolo di vita

Sembra che l’evento, accaduto nella serata del 22 giugno scorso a Jesi, nulla abbia a che fare con il terribile e drammatico “gioco” del BlueWhale, che ha come scopo finale, dopo una escalation di prove autolesionistiche, proprio quello di lanciarsi nel vuoto dall’edificio più alto della città. Anche se la modalità è la medesima, sembra che all’origine del gesto del giovane 19enne ci sia invece un malessere, via via cresciuto nel tempo, fino al punto di volersi suicidare. 

Quello della depressione è un malessere molto comune in Italia, anche nella fascia della popolazione più giovane, ma chissà se per ignoranza o per pudore, non lo si riconosce o neanche lo si vuole accettare. Le famiglie spesso non sono neanche in grado di capire i segnali di un depresso, perché – per bontà familiare – si tende sempre a minimizzare o, tante volte, a coprire stranezze o specifici segnali di disagio psichico. 

Ecco che, nell’impossibilità di essere compresi da familiari ed amici, persone come il 19enne di Jesi tentano l’irreparabile, pensando di trovare finalmente una pace, tanto sognata e mai provata. Il ragazzo di Jesi ha certamente sconvolto tutta la cittadinanza lanciandosi da un edificio posto nel pieno centro cittadino, e chissà se anche la scelta di quel luogo non sia stato l’ennesimo richiamo d’attenzione per il dramma che stava vivendo. 

Chissà se per la fortuna, il destino o (per chi crede) un santo in Paradiso, il giovane, nonostante il drammatico e terribile impatto, è riuscito a salvarsi, riportando soltanto molteplici fratture, guaribili in qualche mese, anche se la partita più dura la dovrà vincere con se stesso. 

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