Putignano, bimbo muore a 2 anni per i cocci di un piatto rotto

Un bambino di soli 2 anni di Putignano, provincia di Bari, è morto a causa dei cocci di un piatto di ceramica caduto accidentalmente sul pavimento di casa. Le schegge gli hanno reciso la carotide.

Putignano, bimbo muore a 2 anni per i cocci di un piatto rotto

E’ una vera tragedia quella accaduta a Putignano, località in provincia di Bari, dove un bambino di appena due anni è rimasto vittima di un terribile incidente domestico.

Doveva essere una cena come tante altre trascorse in famiglia durante la quale la madre, il padre ed il figlioletto si ritrovavano tutti e tre seduti a tavola per consumare il loro pasto.
Una cena che purtroppo si è trasformata presto in una vera tragedia a causa di un leggero disequilibrio del piccolo che, pur stando davanti ai genitori, è caduto a terra trascinando con se la tovaglia e i piatti che c’erano sopra.

Una fatalità che purtroppo ha determinato la fine della vita del bambino perchè un coccio affilato di uno dei piatti caduti ha reciso la carotide del piccolo, provocandogli una tale emorragia di sangue, che è risultata essere impossibile da contenere. Infatti, fino all’arrivo dei soccorsi, i genitori hanno tentato in tutti i modi di mantenere il figlioletto in vita, ma la situazione del piccolo era già ampiamente compromessa.

Gli uomini del 118, arrivati tempestivamente sul posto, hanno portato il piccolo al più vicino presidio ospedaliero, ovvero l’ospedae di Putignano, dove i medici – per più di un’ora – hanno effettuato sul piccolo il massaggio cardiaco. Operazione che lo ha mantenuto in vita il tempo di essere trasportato all’ospedale Giovanni XXIII di Bari, specializzato in pediatria.

I medici dell’ospedale pediatrico barese purtroppo hanno potuto fare ben poco a causa delle gravissime condizioni in cui versava il piccolo, che è morto poco dopo il suo arrivo.

Su questa tragedia domestica stanno indagando le forze dell’ordine che, dalle prime indagini effettuate e testimonianze raccolte, hanno ricostruito l’esatta dinamica dei fatti.
A conferma della ricostruzione fatta dagli inquirenti, c’è anche la perizia medico-legale fatta solo sull’esterno del corpo della vittima. Non è stato necessario quindi procedere con un esame autoptico.

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