La provincia di Foggia vive un momento fortemente critico. La criminalità garganica è quella più crudele nel panorama mondiale. Uccide senza pietà e si è macchiata di ben 250 omicidi negli ultimi 30anni.
Una modalità veramente brutale: un colpo alla nuca e nasconde i corpi. La sicurezza cittadina, in tutta la provincia di Foggia, viene messa a dura prova.
Molto recente è l’attacco del 4 e 5 Marzo 2017, fatto alle istituzioni; infatti, a San Severo, nel Foggiano, sono state colpite le auto della polizia.
Giuseppe Volpe, procuratore della Repubblica di Bari, dichiara: “È la mafia in cui non ci sono pentiti, ed è difficile poter approfondire le indagini Pochi sono gli uomini e, forse, poco preparati a indagini eterogenee. Non solo: ha operato per anni senza fare rumore e ha potuto rafforzarsi grazie al silenzio delle istituzioni, del mondo della politica e dell’informazione”.
Insomma, si tratta di una mafia giovane, che è nata sui Monti del Gargano. Gestisce il traffico di armi, quello della droga e anche il racket delle estorsioni alle attività commerciali e turistiche.
Questa nuova organizazzione molto intelligente non si basa, infatti, su affiliazione, ma bensì su gerarchie familiari, all’interno delle quali ci si protegge a vicenda e risulta impossibile pentirsi; inoltre, intreccia rapporti diretti con l’Albania ed i Balcani.
I loro crudeli atti sono poco conusciuti proprio perchè non vi è la presenza di pentiti.
“Sappiamo di essere carenti di uomini e di bravi investigatori e quelli presenti sono poco preparati per far fronte al tessuto criminale foggiano” ha dichiarato il procuratore Volpe che aggiunge, inoltre, che la stampa nazionale non è per nulla attenta alle dinamiche della criminalità organizzata pugliese.
Il vero problema degli inquirenti è che hanno un modus operandi unico, ma in relatà la criminalità ha una bella struttura ben più oraganizzata e si suddivide in tre organizzazioni che operano separatamente.
C’è la mafia di Cerignola, che si occupa delle rapine ai portavalori; c’è la mafia del Gargano, che opera nel tavoliere; infine c’è la Società foggiana, che opera all’interno di Foggia città.