Puglia: giro di prostituzione. Tra le vittime anche una disabile

C'è anche una disabile tra le vittime di un giro di prostituzione scoperto a Bari dai Carabinieri. Una vera e propria attività di famiglia. Cinque le misure restrittive emesse

Puglia: giro di prostituzione. Tra le vittime anche una disabile

Giro di prostituzione scoperto a Bari, dove tra le vittime c’è anche una disabile. Una notizie di poche ore fa, che sta facendo molto discutere.

I carabinieri di Bari hanno scoperto un giro di prostituzione abbastanza esteso e ben organizzato. Le ragazze, alcune di origine italiana ed altre di origine straniera, venivano costrette a prostituirsi ed a prestarsi per book fotografici da pubblicare poi su internet ed attirare così nuovi clienti.

A condurre questa attività illecita una famiglia intera, che incentrava gli incontri delle ragazze in una villa sita nella campagna di Ruvo di Puglia, in provincia di Bari. Una vera e propria casa di appuntamenti, dove si recavano i clienti. A rendere il tutto ancora più sconcertante il fatto che tra le ragazze costrette a prostituirsi ci fosse anche una ragazza disabile, con seri disturbi di personalità.

La Procura di Trani ha emesso cinque provvedimenti restrittivi. Tre degli indagati sono stati portati in carcere, uno è ai domiciliari mentre un altro è stato condannato al provvedimento di obbligo di dimora. La villa, invece, nella quale si svolgevano gli appuntamenti e gli incontri con le ragazze, è stata posta sotto sequestro.

Un’attività bel organizzata con tanto di annunci su internet, corredati di fotografie, tramite i quali poter contattare le ragazze e prendere appuntamento con loro. Uno sfruttamento della prostituzione in piena regola, gestito da due fratelli e dalle mogli, che si occupavano in particolare di realizzare e predisporre i book fotografici che ritraevano le ragazze nude ed in pose particolarmente sensuali, usate poi per attirare nuovi clienti ed ampliare il giro di affari.

Adesso le indagini proseguono per individuare eventuali altre responsabilità e per risalire all’identità dei clienti che in questi mesi si sono recati in questa villa. A creare ancora più scalpore lo sfruttamento nei confronti di una ragazza disabile.

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