Procura di Roma: patteggiamenti di 4 clienti per le baby squillo

La pena concordata è un anno di reclusione, con sospensione condizionale e oltre 1000 euro di multa. Dovranno ancora essere conclusi gli accertamenti per un altro gruppo di indagati, tra cui vi è Mauro Floriani, il marito di Alessandra Mussolini

Procura di Roma: patteggiamenti di 4 clienti per le baby squillo

Al via quattro patteggiamenti da parte dei clienti delle due ragazze minorenni che si prostiuivano ai Parioli, autorizzati dalla procura di Roma. La pena concordata con la Procura è di un anno di reclusione  con sospensione condizionale e più di 1000 euro di multa, la stessa pena è stata inflitta a due clienti, Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone, che hanno fatto parte del processo a Mirko Ieni, ritenuto il capo del giro di squillo, condannato invece a dieci anni.

Sei anni di pena sono stati dati alla madre di una delle due ragazzine, 7 anni a Nunzio Pizzacalla, 6 anni a Riccardo Sbarra, 3 anni e quattro mesi a Marco Galluzzo, 4 anni a Michael De Quattro. Dopo il via libera ai quattro patteggiamenti, gli inquirenti devono completare gli accertamenti sugli altri indagati. Tra questi Mauro Floriani, dirigente di Trenitalia e marito di Alessandra Mussolini, e Nicola Bruno, figlio del parlamentare di Forza Italia Donato Bruno. Oltre una sessantina i clienti indagati, e quasi tutti erano a conoscenza che le ragazzine fossero minorenni, ma ora rimane da accertare chi realmente abbia avuto rapporti con le due ragazzine o che non fossero a conoscenza della minore età. Per questi ultimi si prospetta la via dell’archiviazione.

Il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Vincenzo Spadafora è intervenuto sul patteggiamento con queste parole: “Credo che per il tipo di reati contestati a questi imputati il legislatore avrebbe dovuto ritenere non opportuna la possibilità del patteggiamento, che si traduce anche in una riduzione della pena”. E lo stesso Spadafora aveva appreso con sgomento l’idea del patteggiamento. E dice: “Nel rispetto dei ruoli ritengo doveroso ricordare che anche in questo caso l’interesse da privilegiare è quello delle minorenni, nessun altro. Ragazze che devono essere seguite con cura e competenza, per poter superare questa vicenda e veder infine garantiti i loro diritti“.

Spatafora ribadisce che il Codice Penale prevede la reclusione da sei a dodici anni e una multa da euro 15.000 a euro 150.000 per coloro che reclutano o inducono alla prostituzione una persona minorenne. Secondo Spatafora, il legislatore avrebbe dovuto ritenere inopportuna la possibilitĂ  del patteggiamento, che si traduce anche in uno sconto della pena. E aggiunge che la Commissione consultiva sui maltrattamenti lavorerĂ  per apportare delle modifiche che garantiscano le vittime.

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