Preti pedofili, spunta la lettera che incriminerebbe l’arcivescovo Pell: Saunders profetico

Peters Sanders ha rivelato alla BBC i retroscena della commissione vaticana contro i preti pedofili dopo due anni di lavoro: "Non fanno nulla contro i preti pedofili". Ed ora la Giustizia australiana potrebbe dargli ragione.

Preti pedofili, spunta la lettera che incriminerebbe l’arcivescovo Pell: Saunders profetico

I preti pedofili sono senz’altro una delle piaghe maggiori che affliggono il Vaticano e la Chiesa, sia a livello di immagine pubblica, sia per le atroci brutalità comportate dalla loro esistenza. Delle quali a farne le spese sono peraltro le vittime più indifese e sensibili: i bambini. Peter Saunders, ex membro della commissione vaticana contro i preti pedofili, parlò all’emittente britannica BBC del suo lavoro pochi giorni dopo la sua sospensione.

Durante il papato di Francesco, la Chiesa non ha fatto nulla per eliminare gli abusi sui minori da parte del clero“. L’accusa di Saunders fu lapidaria e non ammise repliche, ed a fare ancora più rumore fu proprio il fatto che l’attivista inglese contro la pedofilia venne scelto proprio dallo stesso Papa Francesco per entrare a far parte della Commissione della Santa Sede contro gli abusi sui bambini due anni fa.

Saunders però venne messo “in aspettativa” il 6 febbraio 2016, dopo che ebbe criticato il cardinale George Pell (anch’egli un “protetto” di Papa Francesco) poiché quest’ultimo, indagato dalla Commissione governativa australiana per aver taciuto abusi su minori nella diocesi di Melbourne durante il suo arcivescovato, rifiutò ogni interrogatorio portando dei certificati medici per non dover tornare in Australia, evitando così di venire interrogato.

Si sta prendendo gioco della commissione contro gli abusi, del Papa stesso ma, soprattutto, di tutte le vittime e dei sopravvissuti” dichiarò lo stesso Saunders in relazione al caso, parole che gli costarono il suo incarico all’interno della Commissione. “Sono sempre stato una spina nel fianco del Vaticano fin dal primo momento del mio ingresso nella Commissione“.

Pensai che il nostro lavoro sarebbe stato quello di prendere delle decisioni contro i singoli sacerdoti abusatori e invece l’obiettivo è creare politiche e linee guida per stabilire quali sono le migliori pratiche per evitare gli abusi“, senza però intervenire attivamente su chi li compie e chi li protegge.

In questi giorni però, a mesi di distanza da quelle dichiarazioni, è giunta nuova linfa a corroborare le accuse dell’ex membro della task force vaticana contro i preti pedofili: alla Commissione australiana d’inchiesta sulle risposte delle istituzioni agli abusi sessuali a minori è stata fatta pervenire una lettera il cui contenuto dimostrerebbe che George Pell fosse a conoscenza degli abusi sui minori che avvenivano nella sua diocesi, e non abbia fatto nulla per porvi fine.

Nell’attesa che venga finalmente messa la parola “fine” a questo scandalo, la notizia potrebbe forse far affiorare un tiepido sorriso sulle labbra di Peter Saunders, cacciato dalla commissione proprio perché “troppo zelante” nel dare la caccia ai pedofili tra le fila del clero; ma anche così fosse, sarebbe indubbiamente un sorriso dal gusto terribilmente amaro.

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