La diagnosi di sclerosi multipla non l’aveva fermata, doveva dimagrire, ad ogni costo: Maria Carmela De Mulo, 57 anni, è morta cercando di perdere peso. Si era affidata a un medico che pratica l’agopuntura e la digiuno terapia, regolarmente iscritto all’albo, con ambulatorio a Perugia: nel suo sito on-line era reclamizzata come la “migliore delle diete”, per eliminare le sostanze inquinanti e tossiche presenti nel corpo.
Stando alla denuncia effettuata dal marito da metà maggio, per 5 settimane, il medico le aveva imposto di assumere solo tre litri di acqua al giorno, sottoponendosi ad alcune sedute di agopuntura: concluso il ciclo la signora avrebbe perso 10 chili, raggiungendo il peso ideale.
Lunedì notte Maria Carmela si trovava in un residence fuori Perugia, insieme al marito, si è sentita male. Il 118 è arrivato tempestivamente trasportandola al Santa Maria della Misericordia: i medici hanno cercando di salvarla, ma le condizioni erano disperate. Il marito distrutto dal dolore ha sporto immediatamente denuncia, ripercorrendo le ultime settimane di vita della moglie: la sclerosi a placche le permetteva di deambulare, ma quell’idea fissa di perdere peso l’ha condotta oltre le proprie possibilità.
L’uomo vuole chiarezza, vuole comprendere se esiste un nesso tra la morte e la digiuno-terapia somministrata su una paziente affetta da una patologia definita grave. La procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo sulla vicenda, vige ancora il massimo riserbo.
Il corpo di Maria Carmela è all’obitorio del Santa Maria della Misericordia, in attesa che il magistrato di turno nomini un medico legale per eseguire l’autopsia. Gli esami faranno comprendere se quella scellerata terapia del digiuno praticata dal medico sia la causa della morte.