Per 30 anni riscuote 850 euro di indennità, denunciato falso cieco

Arezzo, un pensionato ha intascato per trent'anni 850 euro perché risultava sui documenti cieco assoluto. La guardia di finanza ha girato un video al supermercato di Sansepolcro che lo incastra

Per 30 anni riscuote 850 euro di indennità, denunciato falso cieco

Un pensionato è stato arrestato dalla Guardia di Finanza per aver percepito indebitamente una pensione di 850 euro mensili assegnati in qualità di di accompagnamento a causa della sua cecità assoluta.

L’uomo ha intascato la pensione per ben trent’anni, ma la sua condizione di cieco non rispondeva al vero: infatti il pensionato usciva e rientrava da solo, prendeva i mezzi pubblici, guidava la macchina, tutto senza accompagnatore. La vicenda è stata scoperta ad Arezzo, in seguito ad una serie di pedinamenti volti a scoprire la falsa dichiarazione e la falsa documentazione. Alcune immagini dell’uomo mentre fa la spesa sono state riprese mentre era in un supermercato di Sansepolcro intento a scegliere i prodotti e a controllare le etichette.

Nel filmato, inoltre, è evidente che l’uomo ci vede perfettamente perché evita anche ostacoli che si trovano accanto a lui senza l’aiuto di qualcuno che lo sostenga. Gli accertamenti sono durati diversi mesi e dopo aver raccolto materiale sufficiente a screditare l’uomo, il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi ha redatto un documento in cui è riportato con certezza che il pensionato è assolutamente ipovedente, e che non è affetto da alcuna forma di cecità.

Il pensionato è stato così accusato di aver perpetrato una truffa ai danni dello stato di oltre 200mila euro. Inoltre, visto che l’uomo oltre all’accompagnamento percepiva anche la pensione di vecchiaia, quella di invalidità e una rendita vitalizia Inail, adesso tutte queste sono sotto il vaglio della guardia di finanza, che accerterà la veridicità di queste retribuzioni.

Al momento il gip del tribunale di Arezzo, su ordine del pubblico ministero, ha dato disposizioni di sequestrare i beni e denaro intestati all’uomo. Il pensionato è titolare di un conto corrente e di alcuni titoli del valore di 120.000 euro. Sequestrata anche la vettura dell’uomo che ha un valore di 14mila euro, e adesso si attende una convalida per stabilire come deve avvenire la restituzione dell’ingente somma. Molti i casi di persone che raggirano l’Inps attraverso falsi verbali o tramite raccomandazioni, e spesso accade che chi ha realmente bisogno non riesce ad ottenere un minimo indennizzo. Controlli rigorosi potrebbero mettere fine a questi falsi invalidi.

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