La piaga dei parcheggiatori abusivi non lascia scampo alle principali città italiane, che devono fronteggiare questo fenomeno, molte volte gestito dalla criminalità organizzata.
Nell’ultimo anno, il sindaco di Bari, Antonio Decaro ha portato avanti una battaglia per sconfiggere questo fenomeno, abbastanza diffuso nel capoluogo pugliese. Nei principali parcheggi presso la stazione centrale, uffici pubblici, teatri e palazzetti, e persino cimiteri, gli automobilisti sono costretti a pagare questo “pizzo” di almeno 1 euro, per evitare di ritrovare la propria auto danneggiata. A volte, si è anche costretti a pagare una doppia imposizione, perché i parcheggiatori abusivi non si fermano neanche di fronte alle strisce blu, i cosiddetti stalli a pagamento.
Nonostante l’azione della Polizia Municipale, che solo nella città di Bari ha sanzionato 58 individui per questa attività, con una media di cinque multe al mese, e con sanzioni che vanno da 700 fino a 3000 euro, il fenomeno non accenna a placarsi, anche perché molti di questi personaggi risultano nullatenenti, e non pagano le multe.
Per sopperire a questa situazione, Antonio Decaro, nel suo ruolo di presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha sponsorizzato una norma che preveda il reato penale per l’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore o guardiamacchine. Infatti, allo stato attuale, questa attività si configura come un semplice illecito amministrativo al Codice della Strada, punibile con una sanzione pecuniaria.
Adesso, sembra che questa battaglia stia per arrivare ad un traguardo. Infatti, il Ministro degli Interni Marco Minniti ha annunciato ai sindaci dell’ANCI un imminente decreto legge, che recepirà la loro proposta di inserire una sanzione penale per l’attività di parcheggiatore non autorizzato. Probabilmente, l’atto legislativo vedrà la luce già nella prossima settimana, per proseguire poi il classico iter di conversione in legge. A quel punto, per i parcheggiatori abusivi la vita diventerà più difficile, perché non rischieranno più una multa, che puntualmente non pagheranno, ma rischieranno una denuncia, e un processo penale.