Parroco arrestato a Milano per spaccio di cocaina

Coca-party in un appartamento a Milano. C'era anche un sacerdote di Stresa che è finito in manette per spaccio.

Parroco arrestato a Milano per spaccio di cocaina

Un parroco di una piccola comunità in provincia di Verbania è stato arrestato a Milano in flagranza di reato per spaccio e detenzione di cocaina. Il caso è avvenuto la scorsa settimana ma le forze dell’ordine hanno reso noto l’arresto solo ieri specificando che i motivi che hanno portato all’arresto del sacerdote erano legati alla droga.

Don Stefano Maria Cavalletti, questo il nome del parroco arrestato a Milano per spaccio di cocaina, mancava dalla sua parrocchia di Carciano, frazione di Stresa, già da alcuni giorni tanto che la scorsa domenica non si era presentato nella chiesa di San Giuseppe e Biagio a celebrare la messa. La diocesi di Novara ha comunicato ai propri fedeli mercoledì scorso la notizia dell’arresto senza precisare le motivazioni che avevano fatto scattare le manette per il parroco. Ieri poi le forze dell’ordine hanno precisato che alla base dell’arresto del sacerdote c’era un brutto giro di droga.

Il parroco, al momento dell’arresto, si trovava a casa di alcuni suoi conoscenti in Piazza Anghilberto, a Milano. Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia, nel corso della serata si sarebbe fatto uso di cocaina a tal punto che uno dei presenti avrebbe dato in escandescenze. I vicini, sentendo i rumori molesti nell’appartamento accanto, hanno chiamato il 113. Gli agenti della volante della polizia, giunti nel palazzo, sono entrati nell’appartamento e, dopo aver rinvenuto all’interno del bagno gran parte della polvere bianca, hanno subito capito di essere nel bel mezzo di un ‘coca-party’. Le forze dell’ordine hanno inoltre trovato nel water il passaporto del parroco strappato probabilmente dallo stesso sacerdote nel timore di essere identificato.

Alcune ore dopo il fermo, nel corso di un interrogatorio, don Stefano Maria Cavalletti avrebbe ammesso le sue responsabilità ed è stato arrestato dalla polizia per possesso e spaccio di cocaina. Il sacerdote ha affermato di aver iniziato a drogarsi per depressione a causa dei suoi problemi con la giustizia. Nel settembre dello scorso anno, don Stefano Maria Cavalletti era stato, infatti, condannato in primo grado per una truffa nei confronti di un’anziana signora. Il sacerdote aveva convinto la donna a versare, tramite bonifico, 22 mila euro sul suo conto corrente.

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