Papa Francesco visita la Sinagoga. "Siete i nostri fratelli maggiori"

Papa Francesco, nella sua unicità, si è distinto ancora una volta recandosi a visitare la Sinagoga di Roma. Prima di lui solamente altri due Pontefici avevano oltrepassato la soglia di quel Tempio.

Papa Francesco visita la Sinagoga. "Siete i nostri fratelli maggiori"

Per i cattolici il 2016 è l’ Anno Santo del Giubileo Straordinario della Misericordia. Papa Francesco ha raccomandato di compiere gesti che possano “risvegliare la nostra coscienza spesso assopita“, aprendoci con compassione ed empatia agli altri, specie se percepiti diversi da noi. Come è solito fare, ha dato subito l’esempio, mettendo in pratica personalmente il dolce rimprovero rivolto ai fedeli.

Si è infatti recato in visita ufficiale alla Sinagoga di Roma esordendo con queste parole: “Cari fratelli e sorelle sono felice di trovarmi oggi con voi in questo Tempio Maggiore. Ringrazio per le cortesi parole“, rispondendo così alle espressioni di fraterna accoglienza rivoltegli dal rabbino capo Riccardo Segni e dai maggiori esponenti della comunità ebraica di Roma quali la presidente della comunità ebraica romana Ruth Dureghello e il presidente dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche in Italia) Renzo Gattegna.

Il Papa ha sottolineato, con le sue parole, le comuni radici del mondo ebraico con il mondo cristiano invitando tutti a sentirsi fratelli nell’unità dello stesso Dio, uniti da un ricco patrimonio spirituale, sul quale basarsi e costruire il futuro. Papa Francesco è stato il terzo Pontefice a vercare la soglia della Sinagoga romana; prima di lui Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, che avevano iniziato una politica di apertura e condivisione con quelli che Papa Francesco ha chiamato “nostri fratelli maggiori“.

Si deve però a Papa Francesco, con l’uso del termine ‘fratelli‘, il primo vero passo verso una condivisione totale di propositi per un futuro di collaborazione e fraterna cooperazione, infatti ha affermato che: “Insieme, come ebrei e come cattolici, siamo chiamati ad assumerci le nostre responsabilità per questa città, apportando il nostro contributo, anzitutto spirituale, e favorendo la risoluzione dei diversi problemi attuali. Mi auguro che crescano sempre più la vicinanza, la reciproca conoscenza e la stima tra le nostre due comunità di fede.

Con questa visita il Papa ha voluto sottolineare, ancora una volta, l’importanza del dialogo tra le varie religioni; infatti il 17 Gennaio, data scelta per questa visita ufficiale, è il giorno dedicato al ‘Dialogo tra cattolici ed ebrei‘. Ancora una volta, con le sue iniziative, Papa Francesco ci ricorda che tutti possiamo compiere piccole grandi azioni che fanno bene agli altri ed al nostro cuore.

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