Sebbene sia passato già un anno da quando Papa Francesco, nella sua visita a Napoli, deplorava la situazione dei territori della Terra dei Fuochi ricordando le tante morti che hanno funestato quei paesi, ieri – durante la sua omelia – ha ricordato i bambini, vittime innocenti dell’inquinamento e della criminalità ambientale.
Il Papa ha ricordato, durante la messa della Domenica delle Palme a Santa Marta, tutti i bambini colpiti da malattie o da disabilità, vittime anche della povertà e della miseria, esortando i fedeli a non dimenticare e a rivolgersi a Dio per fare in modo che questo flagello possa essere cristianamente accettato da tante famiglie.
La preghiera deve essere l’arma più potente per trovare conforto in attesa che la giustizia punisca i colpevoli di tanto scempio. Questo è il pensiero di Papa Bergoglio espresso ancora una volta affinché nessuno dimentichi una così grave tragedia che avrà ripercussioni gravi anche begli anni a seguire; infatti sempre nuovi casi di “malattie rare” vengono alla luce nella ‘terra dei fuochi’ e sembra che infieriscano soprattutto sui bambini, che sono l’anello più debole della catena umana.
Il Santo Padre ha definito la ‘Terra dei Fuochi‘ come una ‘valle oscura’ e ha richiamato tutti ad una maggiore sensibilità ambientale affinché le generazioni future non debbano scontare sulla propria pelle, tramite un incremento di malattie tumorali, le conseguenze della criminalità ambientale e la disattenzione di governanti troppo presi da beghe politiche di partito per prestare la dovuta attenzione e prendere i provvedimenti necessari per tutelare la Terra, casa di tutti.
Negli ultimi tempi l’argomento delle malattie tumorali infantili nella ‘Terra dei Fuochi’ è più volte tornato alla ribalta della cronaca ed il Papa si è fatto interprete di tanti che non hanno voce sui media per difendere i diritti dei più deboli e, in particolar modo, dei bambini che sono il vero futuro non solo della ‘Terra dei Fuochi’, ma dell’intera umanità.