Papa Francesco lancia monito ai giovani, tempo è dono di Dio

Papa Francesco ha incontrato in piazza San Pietro oltre 50 mila chierichetti tedeschi. Il Pontefice dà un consiglio: "Il tempo è dono di Dio, non perdetelo in chat" e ammonisce i giovani a non lasciarsi travolgere dalla tecnologia

Papa Francesco lancia monito ai giovani, tempo è dono di Dio

Dinanzi ad oltre cinquantamila chierichetti provenienti dalle diocesi tedesche e riuniti in piazza San Pietro, Papa Francesco lancia un consiglio paterno a tutta la gioventù del terzo millennio: “Non perdete tempo con le chat su internet e con i messaggini al telefonino. La nostra vita è fatta di tempo. E il tempo è dono di Dio. Pertanto occorre impegnarlo in azioni buone e fruttuose. Forse tanti ragazzi e giovani perdono troppe ore in cose futili: il chattare in internet o con i telefonini, le telenovele, i prodotti del progresso tecnologico che dovrebbero semplificare e migliorare la qualità della vita e talvolta distolgono l’attenzione da quello che è realmente importante”.

Un monito che i chierichetti tedeschi hanno raccolto esprimendo la loro gioia con canti e cori e non è neanche mancato un regalo per il Papa: una maglia della nazionale tedesca, campione del Mondo ai Mondiali di calcio in Brasile realizzata proprio a spese dell’Argentina, tanto cara a papa Bergoglio. I chierichetti pongono al papa anche una domanda: come sperimentare nella vita che la fede significa libertà. 

Ed ecco che il papa risponde: “Cari ragazzi e ragazze, non usate male la vostra libertà! Non sciupate la grande dignità di figli di Dio che vi è stata donata!  Proprio perché Dio ci ha creati a sua immagine, abbiamo ricevuto da Lui anche quel grande dono che è la libertà”. Ma se non è esercitata bene, la libertà ci può condurre lontani da Dio, può farci perdere la dignità di cui Lui ci ha rivestiti. Per questo sono necessari degli orientamenti, delle indicazioni e anche delle regole, tanto nella società quanto nella Chiesa, per aiutarci a fare la volontà di Dio, vivendo così secondo la nostra dignità di uomini e di figli di Dio. Quando non è plasmata dal Vangelo, la libertà può trasformarsi in schiavitù: la schiavitù del peccato”. 

Il Papa ricorda come Adamo ed Eva sono caduti nel peccato perché si sono allontanati dalla volontà divina, segno di cattivo uso della libertà. Così consiglia di utilizzare bene la libertà, di non sciuparla e di seguire Gesù e il suo Vangelo, che consentirà alla libertà di portare frutti buoni e abbondanti. Il Papa dice anche ai chierichetti di “comprendere le loro difficoltà a conciliare l’impegno di ministrante con le varie attività, ma che è sicuro che ci riusciranno”.

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