Papa Francesco ferma gli sprechi e la corruzione nelle cause dei santi

Dopo che Vatileaks aveva portato alla luce storie di tangenti in cambio di velocizzazioni nelle pratiche, il Papa ha deciso di approvare un nuovo provvedimento con il quale obbliga a procedure più chiare e trasparenti.

Papa Francesco ferma gli sprechi e la corruzione nelle cause dei santi

Papa Bergoglio ha più volte dimostrato il suo impegno a debellare la corruzione che, soprattutto tra le fila degli uomini di Chiesa, sembra aver trovato luogo fertile per crescere e prosperare.

Per bloccare questa dilagante corruzione del clero, soprattutto nelle pratiche di beatificazione e canonizzazione, il Pontefice ha firmato le nuove “Norme  sull’amministrazione dei beni delle Cause di beatificazione e canonizzazione“, il cui scopo ultimo è quello di dare maggiore trasparenza alla raccolta ed alla spesa di fondi, in modo da evitare possibili scandali legati alla corruzione dei membri della Chiesa.

I sospetti del Papa su quello che accadeva sono stati alimentati dall’ultimo scandalo ‘Vatileaks’, dal quale sono trapelate notizie alquanto allarmanti sui giri di denaro che avvenivano da parte dei postulatori delle cause per accelerare le pratiche che, dietro esosi compensi, velocizzavano la corsa alla ‘beatificazione’ o alla ‘canonizzazione’.

Sembra infatti che per un religioso, avere il fondatore del suo ordine elevato al grado di beato o di santo, significhi un notevole incremento delle offerte dei fedeli, quindi sarebbe come avere un aumento di stipendio, cosa che fa piacere a tutti, a quanto pare anche ai preti e ai sacerdoti.

Stando a quanto redatto nel nuovo documento che ha firmato il Pontefice, sono previste anche delle pene per i trasgressori: “in caso di inadempienze o di abusi di natura amministrativo-finanziaria da parte di quanti partecipano allo svolgimento della Causa, la Congregazione delle Cause dei Santi interviene disciplinarmente“. In futuro sarà necessario documentare tutte le entrate delle offerte per la canonizzazione o per la beatificazione, che potranno essere accettate solamente tramite bonifico bancario, in modo da poter avere tutto sotto controllo ed evitare che i soliti furbi, che abbiamo visto sono presenti anche tra gli uomini di fede, possano continuare ad arricchirsi alle spalle dei fedeli.

Questa è una vera e propria svolta, che alcuni hanno interpretato come una rivoluzione, che dimostra in maniera incontrovertibile quanto il Pontefice tenga a cuore che tutte le cose che riguardano la finanza siano chiare, cristalline, in modo da riuscire a tutelare sia i fedeli che chi amministra le loro offerte, nel rispetto non soltanto più della spiritualità delle persone, ma anche delle leggi.

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