Papa Francesco ai ragazzi: “no al bullismo”

Nell’incontro con i cresimandi allo stadio San Siro, al termine della giornata milanese, il Santo Padre ha esortato i ragazzi ad impegnarsi contro il bullismo

Papa Francesco ai ragazzi: “no al bullismo”

L’intensa giornata milanese di Papa Francesco si è conclusa con l’incontro con i cresimandi e le loro famiglie allo sadio San Siro. Di fronte a ottantamila persone, che hanno gremito gli spalti dell’impianto sportivo, il Santo Padre ha parlato del rapporto tra genitori e figli, ma anche della piaga del bullismo.

Dopo il consueto giro del campo con la Papamobile, accompagnato dal coro “Francesco Francesco”, il Pontefice ha risposto ad alcune domande poste dai ragazzi, coinvolgendo tutto lo stadio. La prima domanda è stata formulata da un ragazzo di nome Davide: “Quando avevi la nostra età, che cosa ti ha aiutato a far crescere l’amicizia con Gesù?”. Il Papa ha risposto i nonni, il gioco e la parrocchia e ha consigliato ai giovani a curare il rapporto con i nonni, ad ascoltarli e a fargli tante domande.

La seconda domanda è stata l’occasione per esortare i genitori a trovare il tempo per giocare con i propri figli. Il Papa ha anche affrontato il tema delle separazioni, ricordando agli adulti, che i ragazzi soffrono vedendo litigare i propri genitori e quando questi si lasciano, sono loro a pagare il conto più salato.

Il suo intervento si è concluso rivolgendosi direttamente a giovani, che si apprestano a ricevere nei prossimi mesi il sacramento della Confermazione. Il Santo Padre ha affrontato il tema del bullismo chiedendo ai ragazzi: “Nella vostra scuola o quartiere c’è qualcuno che prendete in giro per qualche difetto? Perché è grosso o perché è magro? Questo è bullismo.

Con tono quasi severo, Papa Francesco ha poi chiesto ai cresimandi di fare una promessa. “Promettete che mai praticherete il bullismo e che mai permetterete che si faccia nella vostra scuola o nel vostro quartiere?”. Tutto lo stadio ha gridato un forte “Si.Non contento il Santo Padre ha chiesto ai ragazzi un momento di silenzio e di rifare la stessa promessa, questa volta a Gesù. E i cresimandi non hanno esitato a urlare nuovamente “Si”.

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