In soli tre anni di pontificato Papa Bergoglio, con le sue iniziative rivoluzionarie, è degno di rimanere a memoria perenne nel ricordo della chiesa. Si va dall’apertura per la prima volta di un ambulatorio medico – sotto il colonnato di San Pietro – a disposizione gratuita dei senzatetto della capitale, al rivoluzionario grido di “La chiesa non vuole i soldi dei criminali“.
Molteplici sono state le iniziative prese da un Papa per la prima volta; come dimenticare lo storico abbraccio con il Patriarca della chiesa Ortodossa, a Cuba, o l’altrettanto storico riavvicinamento con le cominutà ebraiche romane o con i fedeli dell’Islam.
Inoltre, molte Sue iniziative sono state prese per la prima volta e, spesso, anche in disaccordo con le gerarchie vaticane e con i suoi più stretti collaboratori. Ricordiamo che, fin dai primi giorni del suo pontificato, il Papa ha ricusato la fastosità degli appartamenti vaticani per alloggiare in una domora più sobria e più consona al suo spirito evangelico di povertà. Il richiamo alla povertà è stato una costante di tutti gli interventi pubblici di Papa Francesco rivolti sia agli imprenditori che ai singoli credenti ma, soprattutto, indirizzati alle gerarchie vaticane da cui ha preteso una maggiore attenzione alle esigenze del popolo e di quanti sono svantaggiati dalla vita quotidiana.
Per questi motivi gli sono state lanciate accuse di comunismo, ma ricordiamo che negli anni ’60 era molto vivace e diffusa l’ideologia di accomunare Cristo ed il suo operato ai principi marxisti del comunismo. “Gesù Cristo: Comunista ante litteram“, tralasciando forse il particolare che il “comunismo” della predicazione di Cristo si realizzerà nel Regno dei Cieli e non su questa terra.
Le iniziative di Papa Francesco in questi tre anni, come si vede, non sono state solo vane promesse; dal suo stile di vita fino all’istituzione dei “Vescovi di strada“, il Papa si è dimostrato coerente e consapevole di quanto suggerisce con il suo richiamo ala semplicità, alla sobrietà ed all’attenzione per gli altri.