Pallanuotista della nazionale italiana ferito con un coltello davanti al figlio

Un giocatore di pallanuoto della nazionale italiana è stato aggredito e ferito al volto con un coltello, mentre passeggiava insieme al suo figlio. Il motivo? Un banale litigio per i cani.

Pallanuotista della nazionale italiana ferito con un coltello davanti al figlio

Un giocatore di pallanuoto della nazionale italiana è stato vittima di una tremenda disavventura ieri (domenica 8 maggio, nda), che avrebbe facilmente potuto trasformarsi in tragedia per una questione di pochi centimetri. Pietro Figlioli, 31enne attaccante della nostra nazionale di pallanuoto nonché ex detentore del record del mondo dei 100 metri stile rana, stava passeggiando insieme a suo figlio ed al suo cane sul lungomare di Genova.

Pietro infatti gioca attualmente con la Pro Recco, società di pallanuoto con sede proprio nella provincia del capoluogo ligure, e stava godendosi una tranquilla domenica in compagnia del suo bambino e del loro animale domestico.

Ad un certo punto però, nei loro pressi è transitato un uomo anch’egli con un cane al guinzaglio, ed i due animali si sono istintivamente presi in antipatia, iniziando ad abbaiarsi contro con vigore. Una scena apparentemente normalissima, già vista innumerevoli volte lungo le strade di qualsiasi Paese del mondo nel quale vi siano dei cani.

Eppure proprio una banalità del genere ha rischiato di condurre alla catastrofe, perché il proprietario dell’altro cane ha reagito in maniera incredibilmente aggressiva al “diverbio” tra le due bestiole. Tra i due uomini è infatti scoppiato un litigio, e tutto sembrava potersi concludere solo con qualche parola un po’ troppo forte; quando all’improvviso, lo sconosciuto ha estratto un coltello.

L’uomo si è avventato su Pietro Figlioli – che aveva suo figlio in braccioferendolo al volto con una ferocia che ha lasciato sconvolti tutti i presenti. Poi, resosi conto del suo gesto, ha provato a darsi alla fuga ma è stato immediatamente fermato e bloccato dalla folla. A quel punto sono stati chiamati i carabinieri, e l’aggressore è stato tratto in arresto.

Il pallanuotista della nazionale è stato medicato dalla Croce Verde, ma le sue condizioni non sono gravi. Pochi centimetri più sotto però, e quella coltellata avrebbe potuto avere esiti tragici, se avesse raggiunto la gola di Pietro o il bambino che teneva in braccio.

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