Palermo: disoccupazione record. Il 63,6% dei disoccupati è laureato

Un quadro preoccupante quello che emerge da uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Palermo. Dati record di disoccupazione sopratutto sui giovani. Il 63.6% dei giovani disoccupati è in possesso di una laurea

Palermo: disoccupazione record. Il 63,6% dei disoccupati è laureato

La crisi di questi ultimi anni, i cui effetti perdurano ancora adesso, ha dato vita ad una vera emorragia di posti di lavoro. A Palermo, secondo uno studio condotto dalla Camera di Commercio di Palermo, fra il 2009 ed il 2013, sono stati persi più di 46 mila posti di lavoro.

Un andamento estremamente negativo, che viaggia di pari passo con il calo occupazionale non soltanto della Sicilia, ma anche del resto del paese. Nonostante il tasso di occupazione della città, pari al 20,7%, collochi Palermo al sesto posto nella classifica regionale, a livello nazionale si colloca al sedicesimo posto.

I risultati dello studio, presentati in occasione della 12esima edizione dell’Osservatorio Economico, mostrano come ad essere più colpiti dalla crisi siano state le donne, con un tasso di disoccupazione pari al 23,6% decisamente superiore a quello nazionale, ed i giovani, con una percentuale che arriva a ben il 45,2%. Il capoluogo siciliano si posiziona, quindi, al terzo posto nella classifica italiana per potenziale di lavoratori tra i 15 ed i 34 anni non sfruttato.

Uno dei dati emersi da questo studio, che ha particolarmente colpito, è il fatto che ben il 63.6% dei giovani disoccupati è in possesso di una laurea, dato che si traduce in un posto del sistema formativo assolutamente sprecato.

Lo studio, inoltre, sfata un mito: i giovani palermitani, infatti, pur di trovare un impiego sono disposti ad accettare modalità contrattuali e paghe meno favorevoli. Anche l’andamento della cassa integrazione ordinaria non mostra dati confortanti dal momento che, sebbene a livello nazionale ci sia stato un rallentamento del suo andamento nel corso del 2013, a Palermo è stato registrato un raddoppio rispetto al 2012. Un dato allarmante per i futuri tassi di occupazione.

Insomma, si tratta di un ritratto del capoluogo siciliano abbastanza preoccupante, che rende l’idea di una situazione complessa in un territorio ricco di bellezze e di storia, ma al momento purtroppo povero di risorse e di possibilità, soprattutto per i suoi tanti giovani, che sempre più di sovente decidono di abbandonare la propria terra per recarsi in altre regioni del paese in cerca di maggiore fortuna e di un futuro migliore.

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