Padre apre una raccolta fondi per il figlio malato. Facebook banna la pagina

Un padre deciso a salvare la vita del figlio apre una pagina Facebook per raccogliere i fondi necessari. Facebook, però, banna la pagina. Arrivate prontamente le scuse di un portavoce del famoso social network

Padre apre una raccolta fondi per il figlio malato. Facebook banna la pagina

Un bambino di appena due mesi è gravemente ed il padre decide di aprire una raccolta fondi per lui. Facebook, però, banna la pagina.

È la storia di Kevin Bond, padre del piccolo Hudson Azera Bond, gravemente malato ed in attesa di un urgentissimo trapianto di cuore. Una situazione estremamente critica, che necessita le più avanzate tecnologie, ma anche parecchi fondi.

Per questo, questo padre del North Carolina, ha deciso di aprire una pagine Facebook per cercare di raccogliere fondi, riuscendo in questo modo ad accelerare l’operazione che potrebbe salvare la vita al suo piccolo.

È, però, rimasto incredulo quando ha scoperto che il famoso social network ha deciso di bannare la pagina. Sembrerebbe che le foto del piccolo in ospedale non siano state gradite, perché andrebbero a ledere la sensibilità degli utenti. Il piccolo, infatti, viene mostrato nelle sue reali condizioni, ovvero collegato a degli apparecchi medici attraverso svariati tubi.

Se ciò non bastasse Facebook ha anche deciso di respingere il tentativo di Bond di aumentare il traffico del proprio sito con un annuncio a pagamento. A parlare adesso un portavoce di Facebook che si è prontamente scusato con la famiglia, sostenendo che in realtà la e-mail di rifiuto fosse automatizzata e non aveva per questo potuto tenere conto della condizione particolare di questo bambino. “Questo è stato un errore da parte nostra e l’annuncio è stato ri-approvato. Ci scusiamo per qualsiasi inconveniente causato alla famiglia” si legge nella nota diffusa dal portavoce di Facebook.

Per i genitori del piccolo, affetto da cardiomiopatia, la vicenda rimane scandalosa e non hanno intenzione di desistere. La pagina Facebook, infatti, viene costantemente aggiornata dal padre del piccolo. “Ogni giorno faccio una foto di mo figlio e cerco di attirare l’attenzione delle persone sul suo caso” ha dichiarato Kevin.

La lotta di questo padre per salvare la vita del figlio, quindi, continua.

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