Gli sgomberi sono un problema sempre più d’attualità ad Ostia, una città che ha sempre vissuto in maniera piuttosto conflittuale il suo rapporto di dipendenza da Roma, e che di recente ha persino promosso una proposta (la terza in poco più di tre decenni) per diventare comune autonomo ed emanciparsi così dalla Capitale.
Oltre 500 persone sono infatti scese per le strade per manifestare contro gli sgomberi coatti, insieme ad alcuni attivisit di CasaPound facenti riferimento al X Municipio. La manifestazione è andata in scena ieri sera attorno alle 23:00, ed ha coinvolto perlopiù i residenti di via Fasan.
Una fiaccolata di protesta in pieno stile per protestare contro gli sgomberi, con ritrovo al porto e conseguente marcia fino a piazza Tor San Michele, con tanto di fiaccole e slogan. Il problema principale sollevato dai manifestanti è la programmazione degli sgomberi che coinvolgono proprio le palazzine edificate da Armellini.
Nonostante qualche slogan particolarmente spinto, cori minacciosi e fumogeni utilizzati dai membri di CasaPound per aumentare l’effetto coreografico della protesta, non sono stati registrati scontri con le forze dell’ordine.
Luca Marsella, responsabile del movimento neofascista per il litorale di Roma, ha poi spiegato che: “La vera mafia qui è il rapporto marcio tra costruttori ed il Comune di Roma, ed il silenzio politico attorno a questa vicenda, nuovo sindaco e Movimento 5 Stelle compresi. Vogliamo risposte sugli sgomberi, ma non solo“.
Tramite un megafono, lo stesso Marsella ha poi esortato Virginia Raggi a fornire delle risposte esaustive in merito alla questione ed alle richieste dei residenti, chiedendo a gran voce un incontro con il sindaco di Roma.