Orrore in Nigeria: due bimbe kamikaze di 10 anni fanno strage in un mercato

Due bimbe di soli 10 anni si sono fatte esplodere in un mercato in Nigeria. Si indaga per capire se si tratta di un gesto volontario o meno. Solo 24 ore prima un altro attentato kamikaze in cui ad esplodere è stata una bambina

Orrore in Nigeria: due bimbe kamikaze di 10 anni fanno strage in un mercato

Ancora orrore in Nigeria. A farsi esplodere questa volta due bimbe di 10 anni, che hanno fatto una strage in un mercato.

Ancora una volta violenza in Nigeria. I fatti di cronaca, infatti, ci hanno tristemente abituato ad attentati e kamikaze che si fanno esplodere in luoghi di culto o luoghi molto affollati al fine di generare una vera e propria strage, ma questa volta questo ennesimo attentato ha, se possibile, un risvolto ancora più tragico.

Questa volta, infatti, le kamikaze sono due bimbe di appena 10 anni. Le due bimbe si sono fatte esplodere, si suppone volontariamente, all’interno di un mercato nella città di Potiskum, nel nordest del Paese, facendo una strage.

Al momento si parla di tre vittime ma di tantissimi feriti, alcuni dei quali verserebbero in gravi condizioni. Alcuni testimoni presenti durante la tragedia hanno riportato di aver notato le due bimbe in mezzo alla folla e di averle viste letteralmente esplodere, forse per degli ordigni azionati a distanza. Un attacco violento e ben studiato, quindi, il cui obiettivo era quello di creare scalpore e di generare, ancora una volta, vittime. In questo caso a creare ancora più orrore la giovanissima età delle due bimbe kamikaze autrici di tutto questo.

Una pratica che sembra si stia diffondendo velocemente. Solo ventiquattro ore fa, infatti, nella città di Maiduguri un’altra bimba in tenerissima età si è fatta esplodere. Anche in quel caso sono state tante le vittime.

Una scia di sangue e di orrore in Nigeria che sembra non volersi attenuare e che sta facendo crescere sempre di più la tensione e la preoccupazione delle istituzioni locali, ma sopratutto della popolazione del posto, che teme ormai di essere colpita ad ogni angolo delle loro cittadine.

Le indagini al momento sono ancora in corso per conoscere l’identità di chi si nasconde dietro all’esplosione di queste bimbe e sopratutto per capire se le piccole abbiano fatto tutto questo volontariamente o perché costrette a farlo.

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