Omofobia, psicologa shock: i gay sono la nuova razza ariana

La psicoterapeuta e scrittrice, Silvana De Mari, sta facendo parlare molto di sé per le sue recenti esternazioni circa i gay. Ecco le sue affermazioni che stanno infiammando il web e non solo.

Omofobia, psicologa shock: i gay sono la nuova razza ariana

“Sono omofobica e non me ne pento” è questo in sintesi il pensiero della psicoterapetua e scrittrice di libri per ragazzi, Silvana De Mari, che ha scatenato con le sue pesanti affermazioni contro gli omossessuali una vera e propria bufera, tanto da rischiare la radiazione dall’Ordine dei Medici.

“I gay sono la nuova razza ariana: esordisce così la dottoressa De Mari, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”. Un’affermazione grave, pesante anche in considerazione della delicata professione che la stessa svolge, sia come medico che come scrittrice. Secondo la discussa psicoterapeuta, gli omosessuali voglio uguaglianza in tutti i campi, matrimonio e adozione di bambini compresi e, se qualcuno è contrario alle loro richieste o la pensa diversamente, viene subito additato negativamente.

Ma la De Mari non si ferma qui; del fatto che possa essere cacciata via dall’Ordine dei Medici dichiara che poco le importa perchè difende strenuamente la sua indipendenza di pensiero rispetto alla massa che si conforma – dice lei – ad un contagio psicologico. Due persone stanno insieme perchè diverse e complementari.

Poi, Silvana De Mari attacca gli omosessuali per il fatto che – secondo lei – per loro leggere San Paolo è un sacrilegio a causa delle sue dichiarazioni omofobiche. Insomma, la dottoressa ritiene di essere nel giusto manifestando liberamente il suo pensiero contro chi tenta di attaccare anche la sua religione.

E gli attacchi contro il pensiero De Mari sembrano arrivare proprio da tutte le parti; molte sono infatti le lobby di gay che – secondo quanto da lei dichiarato – hanno fatto pressione sul suo editore per far si che bloccasse la pubblicazione delle sue opere, rivolte principalmente ai ragazzi. Ma l’editore sembra non abbia voluto accettare questo invito, supportando così l’opera ed il pensiero della psicoterapeuta, il cui pensiero è condiviso da tanti, che non si mostrano spesso per paura di ritorsioni.

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