Omicidio Yara, revocato isolamento a Bossetti

La decisione del pm Ruggeri lascia sorpresi i legali di Bossetti: il sostituto procuratore revoca l'isolamento del detenuto che cade il giorno del suo 44esimo compleanno. Bossetti starà tra pedofili e stupratori

Omicidio Yara, revocato isolamento a Bossetti

Approvata la revoca dall’isolamento per Massimo Bossetti, richiuso nella casa circondariale di Bergamo con l’accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio. La notizia cade il giorno del suo 44esimo compleanno e l’imputato ha anche ricevuto i familiari, la moglie e i figli. L’isolamento era stato dato a Bossetti sotto forma di protezione, per evitare spiacevoli incidenti a cui possono incorrere le persone arrestate con l’accusa di aver causato danni a bambini o addirittura la morte come in questo caso.

Adesso la casa circondariale di Bergamo situata in via Gleno dovrà trovare una nuova dimora per Bossetti e non sarà affatto facile, poiché si teme qualche brutta conseguenza per il presunto omicida. La soluzione più plausibile che potrà trovare sarà quella di inserire Bossetti in un reparto di cosiddetti “protetti”: questi ultimi sono in pratica coloro che hanno commesso o sono ritenuti colpevoli di reati sessuali di diverso genere. Tanto per fare un esempio, l’uomo sarà inserito in un reparto dove ci sono anche persone accusate di pedofilia e di stupro, ma anche persone che sono state minacciate oppure che potrebbero essere messe nel mirino dei compagni di cella che ne approfitterebbero per ricattarli.

A prendere la decisione di togliere il Bossetti dalla pena di isolamento è stato il sostituo procuratore Letizia Ruggeri, che ha ritenuto opportuno togliere questa misura di precauzione in quanto l’uomo è detenuto sotto questa forma dal giorno della cattura, che risale oramai a quattro mesi fa, esattamente al 16 giugno. Nel frattempo i legali dell’imputato non sono stati con le mani in mano e hanno deciso di presentare il ricorso in Cassazione contro il provvedimento emesso dal tribunale della libertà che aveva invece confermato la misura della custodia cautelare nella casa circondariale, in seguito al rifiuto del gip di Bergamo.

Gli avvocati sono rimasti molto sorpresi dalla decisione del giudice, in quanto loro avevano chiesto la messa in libertà di Bossetti, non la revoca dall’isolamento. La situazione di Bossetti non è migliorata di molto, ma l’uomo adesso potrà vivere in un ambiente meno isolato. Dovrà forse difendersi dagli attacchi di qualcuno che lo ritiene magari un depravato perché ritenuto colpevole dell’omicidio di Yara, ma ancora è tutto da vedere.

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