Omicidio Yara Gambirasio, Bossetti annuncia il suicidio: "E’ la cosa migliore per tutti"

Massimo Bossetti, unico indiziato per l'omicidio di Yara Gambirasio, ha annunciato l'intenzione di volersi suicidare in una lettera dal carcere: "Non sopporto ciò che ho fatto a mia moglie".

Omicidio Yara Gambirasio, Bossetti annuncia il suicidio: "E’ la cosa migliore per tutti"

Massimo Bossetti, unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha annunciato il suicidio tramite una lettera scritta alla madre Ester ed alla sorella Laura dal carcere dov’è tutt’oggi rinchiuso. La missiva è stata resa pubblica e riportata dal settimanale Oggi, che ha ottenuto l’esclusiva sullo scottante reperto epistolare scritto di proprio pugno dal presunto colpevole di uno degli omicidi più sconvolgenti degli ultimi decenni in Italia.

La lettera è composta di sette pagine, all’interno delle quali Massimo Bossetti ha espresso tutto il suo rammarico e la sua costernazione per la piega che hanno preso gli eventi, facendo trapelare uno sconforto divenuto oramai insopportabile.

Le accuse ai suoi danni sono pesantissime, essendo Bossetti ritenuto l’unico responsabile del feroce omicidio della 13enne di Brembate di Sopra (Bergamo), massacrata con irripetibile brutalità nella notte del 26 novembre 2010.

Massimo Bossetti è stato infatti inchiodato dalla prova del DNA, sebbene i suoi difensori abbiano più volte cercato di invalidare il test, e per l’opinione pubblica è ormai diventato il mostro che sei anni fa pose fine in maniera incredibilmente efferata alla giovanissima vita di Yara.

Proprio per questa ragione, soprattutto in virtù del calvario che è costretta a vivere oggi la “moglie del mostro” ed in seguito allo scandalo delle “lettere hot” inviate dallo stesso Bossetti ad un’altra detenuta, ora il 46enne sembra essersi deciso a farla finita una volta per tutte.

Mamma e Laura – ha scritto l’uomo alla madre ed alla sorella gemellaio so che la farò finita qui dentro, perché non posso accettare tutto quello che ho combinato a Marita e me lo merito davvero per quello che ho fatto“.

Più male di così non posso stare” ha dichiarato l’imputato, tuttora a processo per l’omicidio di Yara Gambirasio, spiegando poi che “gli agenti qui mi stanno aiutando insieme ai dottori, io comunque ho già in mente le mie idee e nessuno me le farà cambiare“.

Continua a leggere su Fidelity News