Omicidio Noventa, niente ergastolo per i fratelli Sorgato

Nella giornata del 22 giugno scorso, i giudici del Tribunale di Padova hanno deciso di condannare a trenta anni di reclusione Freddy e Debora Sorgato, ed a 16 anni e 10 mesi la Cacco.

Omicidio Noventa, niente ergastolo per i fratelli Sorgato

Era la notte del 15 gennaio del 2016 quando Isabella Noventa sparì a Padova, senza che il suo corpo fosse  mai ritrovato e, dopo mesi di indagini, di accuse e di tentate difese, i giudici del Tribunale di Padova hanno deciso di condannare l’ex amante Freddy e la sorella Debora Sorgato a trenta anni di reclusione, mentre – per la loro complice Manuela Cacco – la pena prevista è di 16 anni e 10 mesi.

Niente ergastolo quindi per l’omicidio della giovane segretaria di Padova, una decisione presa dalla corte giudicante in base alla formula del rito abbreviato, alla fine di un’indagine che è risultata invece essere molto complessa e difficile, a causa del mancato ritrovamento del corpo della vittima, e della non emersione del movente. 

Ad oggi, quindi, dopo mesi di indagini, non si è certi se la morte della povera donna sia stata dovuta ad un eccesso durante un gioco erotico – così come sostiene l’imputato Freddy Sorgato – o piuttosto a un disegno criminale premeditato dai tre imputati ora condannati, così come ha sostenuto l’accusa.

Certo è che i giudici non hanno creduto al racconto dei fratelli Sorgato, a cui la Corte ha infatti inflitto una pena detentiva di trenta anni ciascuno, mentre – per la loro complice, la tabaccaia Manuela Cacco – che, con indosso il giubbotto bianco della vittima, attraversò la piazza principale di Padova per farsi volutamente riprendere dalle telecamere, nel tentativo di sviare le indagini, la condanna è stata aumentata solo di qualche mese rispetto alla richiesta del pubblico ministero, perché le è stata riconosciuta l’aggravante dello stalking

Hanno espresso soddisfazione i familiari di Isabella Noventa, specialmente il fratello Paolo che è stato sempre presente alle udienze, e ha seguito con particolare interesse ed attenzione ogni fase delle indagini e del processo. Ma c’è anche un’altra parte dell’Italia che s’indigna davanti a questa decisione, perché riteneva più giusto condannare i Sorgato all’ergastolo. 

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