Omicidio di Budrio: sequestrate le cartelle cliniche di Igor Vaclavic

Dopo che è stato isolato il DNA del killer del barista Davide Fabbri, il pm Marco Forte ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche di Igor Vaclavic, per conoscerne il gruppo sanguigno. Se questo non dovesse coincidere, la pista del russo sarà abbandonata.

Omicidio di Budrio: sequestrate le cartelle cliniche di Igor Vaclavic

Dopo che i RIS di Parma sono riusciti ad isolare il DNA del killer di Davide Fabbri dalla traccia di sangue repertata all’interno del bar di Budrio, di cui la vittima era titolare, il pm di turno – Marco Forte – ha disposto che vengano sequestrate le cartelle cliniche di Igor Vaclavic, noto anche come Igor “il russo”.

In questo modo, non conoscendo ancora il DNA dell’ex militare della Fanteria dell’Armata Rossa ricercato anche per altre rapine, sarà almeno possibile conoscerne il gruppo sanguigno.

Se questo dovesse coincidere con quello trovato dai RIS, allora il russo resterà in cima alla lista dei sospettati, altrimenti questa pista sarà abbandonata definitivamente.

Le cartelle cliniche si trovano nel carcere di Ferrara, dove Igor Vaclavic ha trascorso diversi anni a seguito di altre rapine.

Quello del russo però non è l’unico nome sulla lista dei possibili colpevoli dell’omicidio del barista di Budrio e, nel caso la pista del russo dovesse decadere, il pm Marco Forte ha incaricato le varie stazioni dei carabinieri dei paesi tra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna, di controllare eventuali balordi noti per avere effettuato altre rapine, e controllare che non siano feriti.

Infatti, l’omicida di Davide Fabbri è stato colpito al volto e alla testa durante la colluttazione, e ha perso sangue.

Farmacie, ospedali, e veterinari, sono stati allertati di avvisare immediatamente i carabinieri, qualora dovesse presentarsi una persona ferita in cerca di cure.

Nel frattempo, continuano le ricerche su casolari e fienili abbandonati.

Sul posto sono arrivati anche gli uomini del ROS (Raggruppamento Operativo Speciale), che cercheranno anche eventuali reperti recenti da cui poter estrarre il DNA, e confrontarlo con quello del killer.

Se questo avvenisse, la pista di Igor Vaclavic prenderebbe sempre più corpo, considerando che l’abitudine di rifugiarsi in casolari e fienili abbandonati pare corrispondere proprio al suo identikit.

L’indagine si fa sempre più dura, ma l’intenzione è quella di proseguire senza desistere.

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