‘Ndrangheta, arrestate 16 persone del clan Cacciola

Un blitz tra Reggio Calabria, Olanda e Germania ha permesso di arrestare 16 persone con l'accusa di traffico internazionale di cocaina, sequestro di persona e riduzione in schiavitù. Sequestrati diversi chili di cocaina

‘Ndrangheta, arrestate 16 persone del clan Cacciola

Vasta operazione contro l’ndrangheta eseguita dai carabinieri di Reggio Calabria, Olanda e Germania, ha fatto scattare in tutto 16 arresti. I fermi sono stati eseguiti a carico di persone ritenute appartenenti al clan Cacciola, che ha il principale punto di riferimento nel centro di Rosarno. I presunti collaboratori del clan sono stati fermati dal gip su richiesta della Procura di Reggio. Ad effettuare il blitz sono state anche le forze di polizia olandesi e tedesche, che insieme a quelle italiane hanno portato a termine l’operazione.

Le accuse rivolte ai fermati sono di traffico internazionale di cocaina, sequestro di persona e riduzione in schiavitù. Infatti, tra gli arrestati vi erano soggetti inseriti nella rete del traffico di droga; sono stati anche posti sotto sequestro diversi chili di cocaina purissima provenienti dall’Olanda. L’operazione è stata resa possibile grazie all’intervento di una collaboratrice di giustizia, che ha messo alla luce alcuni aspetti della banda e ne ha permesso la cattura. Gli investigatori affermano che l’organizzazione attuava una serie di comportamenti violenti e minacce, fino a ridurre in schiavitù alcuni componenti, che non si ribellavano per paura di essere tagliati fuori. Una donna facente parte del clan era anche costretta alla segregazione, ritenuta colpevole del suicidio del marito, anch’egli appartenente all’organizzazione criminale. Il suicidio era avvenuto in circostanze non del tutto chiare.

In questo modo riuscivano dunque a rendere innocui i componenti, che diventavano privi di volontà e con la paura di ribellarsi per timore di essere uccisi. La banda trafficava stupefacenti e i corrieri viaggiavano tra Italia, Olanda e Germania, operando un traffico ingente di droga con estrema facilità, riuscendo ad eludere controlli e quant’altro. Dopo molte indagini e verifiche sulle notizie fornite dalla collaboratrice, la polizia è riuscita a debellare questa fitta rete che, indisturbata, portava a compimento l’illecito traffico. La droga sequestrata, importata dall’Olanda, doveva essere consegnata tra Italia e Germania, e dunque questi operatori avevano il compito di effettuare spedizioni e consegne.

I vari chili di cocaina sequestrati sarebbero stati immessi sul mercato e avrebbero raggiunto migliaia di giovani, pronti a distruggersi per acquistare la droga. Un mercato che non accenna a diminuire, nonostante i continui arresti e i sequestri di stupefacenti.

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