Napoli, scippatore fugge e si nasconde in Tribunale

A Napoli, un uomo prima deruba una signora, portandole via la borsa, poi per scappare decide di nascondersi ma sbaglia la direzione, infatti finisce in Tribunale e viene arrestato.

Napoli, scippatore fugge e si nasconde in Tribunale

Alle volte accadono dei fatti che suscitano un po’ di ilarità, anche se allo stesso tempo fanno un po’ arrabbiare, è questa vicenda nè un chiaro esempio, infatti nella mattinata di oggi a Napoli un ragazzo dopo aver rubato la borsa a una signora, scappando decide di nascondersi all’interno del Palazzo di Giustizia e giustamente viene poi arrestato.

Sono le 11.30 di mattina, quando una signora uscendo dalla messa presso la Chiesa di San Carlo Borromeo, di Napoli, viene derubata della propria borsetta da un ragazzo che poi fugge ma finisce per perdere la direzione sbagliata, infatti si ritrova lungo il vialone del Centro Direzionale, che costeggia il Tribunale di Napoli.

La signora si accorge che il ragazzo sta scavalcando il muro di recinzione del Palazzo di Giustizia, così decide di avvisare subito la società di vigilanza che a sua volta informa la Polizia e la Polizia Penitenziaria che insieme si mettono alla ricerca del ragazzo visto che entrambe erano presenti all’interno dell’edificio in quel momento.

Dopo circa un’ora, precisamente alle 12.30 finisce la corsa del ragazzo bloccato dalla Polizia Penitenziaria, mentre scappava attraverso un cunicolo parallelo al tunnel di servizio e poi consegnato alla Polizia di Stato. Il protagonista della storia è Francesco Mingione di 22 anni, proveniente dal quartiere Ponticelli. Il ragazzo è stato accusato di furto aggravato e invasione di edificio pubblico.

Una volta catturato, il ragazzo è stato condotto in Commissariato, dove gli agenti l’hanno perquisito, trovandogli addosso tutti gli oggetti rubati in Chiesa alla donna che aveva denunciato la sua presenza all’interno del Palazzo di Giustizia. Il ragazzo prima è stato portato in ospedale per essere curato dalle contusioni ed escoriazioni causate dopo aver saltato il muro della recinzione del Palazzo di Giustuzia e poi verrà portato in Tribunale dove avrà luogo il processo per direttissima.

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