La Camorra a Napoli ha le ore contate: parola di Luigi De Magistris. Nel corso di un’intervista radiofonica concessa all’emittente RTL 102.5, il primo cittadino del capoluogo campano è voluto tornare a parlare del tema della criminalità organizzata – una questione molto discussa, specialmente nell’ultimo periodo – spendendo parole al miele per il proprio stesso operato.
In particolare De Magistris ha riservato affermazioni tutt’altro che lusinghiere nei confronti di Roberto Saviano, scrittore diventato grazie alle proprie opere un simbolo della lotta alla Camorra, con il quale lo stesso sindaco di Napoli è recentemente entrato in conflitto proprio sulla questione delle mafie.
“Su Saviano sinceramente nopn ci ritornerei, perché quello che si doveva dire l’ho detto in un post sul mio profilo Facebook – ha tagliato corto De Magistris – Io sono una persona intellettualmente onesta che sottolinea le cose che non vanno ma che sottolinea anche le cose che vanno, e soprattutto vede il cambiamento che è in atto progressivamente nella nostra città“.
Il sindaco di Napoli ha poi continuato a parlare del lavoro svolto dal suo esecutivo per ripulire Napoli dalla Camorra, suggerendo che il modo migliore per riuscire a liberarsi delle mafie sia quello di esaltare pubblicamente ogni singolo successo ottenuto nella lotta ai criminali.
“Per la città di Napoli, se tu racconti solo il fatto negativo che oggettivamente c’è, ma non racconti progressivamente i fatti positivi, anche nella lotta alla Camorra, alle mafie, all’infiltrazione politica, non dai alternativa alle persone […] Per come stiamo affrontando a Napoli, soprattutto i rapporti tra mafia e istituzioni e mafia e politica, le assicuro che la fine della Camorra è sempre più vicina“.
Luigi De Magistris ha dunque voluto continuare a battere sulle argomentazioni già sciorinate in occasione dello scambio di battute avuto con Saviano, ribadendo che a suo giudizio Napoli sia vicina alla “guarigione”, e che il fenomeno delle mafie sarebbe molto vicino ad essere completamente debellato.