Un anziano ha ucciso la moglie strangolandola. “Era malata terminale” ha detto agli inquirenti per giustificare il suo gesto.
Una storia che sta facendo parecchio discutere quella che arriva da Napoli dove un anziano di 79 anni ha strangolato la moglie, 69 anni, con un cavo elettrico. Subito dopo il terribile gesto ha deciso di chiamare la polizia e denunciare quello che aveva fatto. “Era malata terminale” ha spiegato agli agenti al momento dell’arresto.
Antonio Parisi, questo il nome dell’anziano omicida, residente a Secondigliano, ha dichiarato di non riuscire più a sopportare la sofferenza della moglie, malata da tempo ed ormai in fase terminale e di aver per questo deciso di ucciderla.
Al momento gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l’esatta situazione clinica della donna per verificare la veridicità di quanto dichiarato dall’anziano. Dalle prime indiscrezioni pare che la donna fosse effettivamente malata e costretta a rimanere a letto da diverso tempo, ma gli inquirenti stanno controllando le cartelle cliniche per stabilire se le condizioni della donna fossero davvero così gravi e senza speranze.
Un omicidio, quindi, con un intento quasi positivo stando al racconto di questo anziano marito, che non riusciva più a sopportare la situazione della moglie e la sua continua sofferenza senza alcuna speranza di ripresa futura.
L’anziano è stato comunque arrestato per l’omicidio che ha commesso, ma saranno gli inquirenti a stabilire se le attenuanti e le giustificazioni che l’uomo ha riportato siano davvero reali e possano poi valere in tribunale. Una storia, quindi, controversa. Un omicidio, che però costituisce un estremo atto d’amore da parte di un marito per la propria moglie, che soffriva ormai da troppo tempo. Troppo da sopportare per l’anziano marito.
Nelle prossime ore, comunque, potrebbero arrivare novità in merito alla situazione giudiziaria dell’anziano signore e la veridicità delle sue dichiarazioni al momento dell’arresto.