Morto Michele Scarponi, travolto da un’auto mentre era in allenamento

Il campione in forza all'Astana aveva appena vinto lunedì la sua ultima gara. Fatale per lui è stato lo scontro con un furgone mentre era in allenamento. Aveva 37 anni ed aveva vinto il Giro d'Italia nel 2011 dopo la squalifica di Contador.

Morto Michele Scarponi, travolto da un’auto mentre era in allenamento

Michele Scarponi, il campione di ciclismo in forza all’Astana, è morto stamattina in un tragico incidente a Filottrano, dove si stava allenando in vista dei prossimi appuntamenti agonistici.

Il povero atleta si è scontrato con un automezzo pesante frontalmente nei pressi di Via dell’Industria, a Filottrano, L’allenamento che stava svolgendo si è trasformato ben presto in una tragedia, e le sue condizioni sono apparse subito disperate alle decine di automobilisti che si sono fermati nei pressi del luogo dell’incidente. Chiamato il 118 e tutti i medici di soccorso della zona, si è potuto constatare subito il decesso di Scarponi, dopo l’intervento del medico della rianimazione. Inutile è risultato perciò il pronto intervento dell’elicottero dall’ospedale Torrette di Ancona.

Michele Scarponi lascia tutti gli appassionati di ciclismo all’età di 37 anni  Lascia la moglie e due figli gemelli, con cui proprio ieri aveva postato la sua ultima foto sul suo profilo Twitter in serata in compagnia proprio dei suoi figli. Scarponi era diventato professionista nel 2002 ed era noto al grande pubblico per le sue grandi doti da scalatore. Nel 2011 ha trionfato al Giro d’Italia ed aveva conquistato la maglia rosa dopo essere arrivato secondo dietro Alberto Contador, successivamente squalificato.

Nella sua carriera Michele ha vinto tre tappe al Giro d’Italia tra il 2009 ed il 2010. Sempre nel 2009 Michele Scarponi ha vinto la Tirreno – Adriatico. Lunedì scorso ha vinto la sua ultima gara al Tour des Alps, trionfando anche nella classifica generale. Scarponi era noto per il suo carattere estroverso, gioviale e talvolta pronto a mettere pepe nelle corse che disputava, apprezzato da tutti per queste sue doti umani.

Negli ultimi anni trascorsi all’Astana si è messo al servizio di Vincenzo Nibali, con la sua presenza decisiva soprattutto per permettere a Nibali di vincere il Tour del 2014 ed il giro del 2016. Doveva partecipare in qualità di capitano dell’Astana al Giro d’Italia del 2017 dopo il forfait di Fabio Aru.

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