Milano: preso lo stalker che inviava ai vip lettere sporche di feci

Un ex vigile milanese di 71 anni è stato arrestato con l’accusa di aver inviato a personaggi pubblici di ogni genere più di 10 mila lettere contenenti carta igienica sporca di feci. Ora, è indagato per gravi minacce e diffamazione.

Milano: preso lo stalker che inviava ai vip lettere sporche di feci

È stato finalmente arrestato dalla Digos l’uomo che perseguitava personaggi famosi in un modo alquanto unico e particolare: inviava loro delle lettere contenenti carta igienica sporca di feci. Lo stalker, un ex vigile urbano di Milano di 71 anni, per le sue malefatte si avvaleva della collaborazione della complice convivente, una monzese di 54 anni.

Il loro modus operandi era sempre lo stesso: inviavano lettere minatorie imbrattate con feci umane, o del loro cagnolino. Tutte le missive venivano imbucate in una cassetta vicino all’ufficio postale di Basiglio, comune alle porte di Milano. Al ritmo di almeno 10 lettere al giorno, fino ad oggi, erano già riusciti ad inviare qualcosa come 10 mila missive.

Stando alla ricostruzione fornita dagli agenti della Digos, l’uomo avrebbe iniziato la sua crociata ispirandosi al contenuto di un video di Iacopo Fo, figlio dello scomparso premio Nobel per la letteratura Dario Fo. In questo stesso video, Iacopo narrava di un fatto che aveva appreso da suo padre, conosciuto come “l’oscena battaglia”. Tale avvenimento ebbe luogo nella Bologna del 1334, quando i poveri della città, a seguito di un tumulto, decisero di catapultare tonnellate di escrementi sui ricchi e potenti della città. L’assedio all’aristocrazia felsinea, per l’occasione asserragliata all’interno della Rocca di Galliera, continuò per ben 10 giorni di fila.

Secondo Carmine Mele, vicequestore aggiunto della Digos di Milano, il 71enne è rimasto talmente folgorato da questo avvenimento, che ha deciso di reinterpretarlo con uno stile più “confacente” al XXI secolo.

La scelta delle vittime non era casuale, ma basata su alcuni fatti di cronaca, che seguiva con particolare ossessione. Il prescelto da lui ritenuto colpevole, veniva annotato su un libro mastro, su cui trascriveva la colpa presunta, oltre al numero di telefono e l’indirizzo che cercava di recuperare a mezzo internet. A quel punto, preparava le lettere che venivano imbucate dalla convivente. I loro bersagli potevano essere i politici, gli attori, i vip, gli imprenditori, i protagonisti della cronaca nera, o i calciatori, accusati di truccare le partite di cui lo stalker era un assiduo scommettitore. Ma non avevano risparmiato nemmeno i direttori dello zoo di Copenaghen, la dirigenza della squadra di calcio dell’Arsenal, e gli amministratori di Rigopiano.

Per gli agenti della Digos, che avevano ristretto il cerchio delle loro indagini nella zona a sud di Milano, individuare la complice in flagranza di reato non è stato poi così difficile: l’auto da lei utilizzata per raggiungere la cassetta dove imbucare l’ennesima tranche di 10 lettere era tappezzata di adesivi contro i politici.

In casa della coppia, residente a Rozzano, altre 110 lettere erano pronte per essere imbucate. Una volta arrestato, l’uomo ha sostenuto che la sua era un’ossessione, a tal punto da ringraziare le forze dell’ordine per averlo scoperto. I due sono ora indagati per diffamazione, minacce gravi, e detenzione abusiva di armi: in casa, gli agenti hanno altresì trovato un quantitativo di proiettili superiore a quello consentito.

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