Milano, arrivano le prime condanne per infiltrazioni mafiose in Fiera

Ieri, 3 febbraio, sono arrivate le prime condanne per l'inchiesta che vede partecipe Fiera Milano Spa, Nolostand Spa, e lo stesso Comune di Milano. Al momento, 8 le persone colpevoli.

Milano, arrivano le prime condanne per infiltrazioni mafiose in Fiera

Continua l’indagine che vede coinvolti Comune di Milano, e Fiera Milano S.p.a. nello scandalo delle infiltrazioni mafiose verificatesi perfino nella realizzazione di quattro padiglioni dell’Expo 2015. Le accuse formulate sono di associazione a delinquere per la commissione di reati tributari, appropriazione indebita e riciclaggio, coinvolgendo ed agevolando la mafia.

Le indagini avviate nel 2014 trovarono una giusta pista nel luglio scorso, quando furono arrestate undici persone per associazione a delinquere finalizzata a favorire gli interessi di Cosa Nostra. Non a caso, furono tutte un punto di riferimento della famiglia mafiosa di Pietraperzia (Enna). Figura di spicco dell’inchiesta è Giuseppe Nastasi, imprenditore (e amministratore di Dominus) che si occupa di allestimenti fieristici, il quale funge da prestanome per la famiglia sicula.

In particolare, si sospetta sia a stretto contatto con Liborio Pace, già reputato membro dei Pietraperzia, e collaboratore degli Accardo di Partanna (TP). Entrambi sono diretti partecipi del riciclaggio di denaro, del quale una parte è stata già intercettata per un ammontare complessivo di un milione di euro in contanti (ref. Procuratore aggiunto Ilda Bocassini). Andando a fondo, sono apparse molte altre persone, tra consulenti, commercialisti, notai e piccole aziende, che non hanno voluto vedere quello che stava accadendo attorno a loro.

Lo scorso dicembre, il Comune di Milano, Fiera Milano S.p.a, e Nolostand S.p.a, vennero ammessi come parti civili nel processo a carico di Liborio Pace, perché la costituzione come parte civile si è dimostrò del tutto “legittima”. Il pm Storari chiese, poi, altre condanne per Giuseppe Lombino, Francesco Zorzi, Calogero Nastasi (padre di Giuseppe), Massimiliano Giardino, Marius Peltea, Vasilica Onutu, e Simona Mangoni (segretaria).

Finalmente, nella mattinata di ieri, le prime condanne riconoscono colpevole Giuseppe Nastasi, condannato ad 8 anni e 10 mesi, il padre Calogero, in qualità di prestanome per il consorzio Dominus, a 3 anni ed 8 mesi, la segretaria Simona Mangoni, la quale ha patteggiato per una pena di tre anni, mentre altre cinque non sono state ancora rese note. Nel frattempo, nei confronti di Fiera Milano, e Comune di Milano, sono già stati disposti alcuni risarcimenti, i quali saranno da quantificare a breve.

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