Migranti, bus separati per stranieri e studenti: "Così inizia l’apartheid"

Ha fatto scalpore la decisione di un Comune in provincia di Savona di dividere migranti stranieri e studenti in due autobus diversi. La denuncia della cooperativa: "Questo è razzismo, stiamo tornando all'apartheid".

Migranti, bus separati per stranieri e studenti: "Così inizia l’apartheid"

A Calizzano, migranti e studenti sono stati invitati a prendere due autobus differenti per ragioni di sicurezza. Il clamoroso provvedimento varato nel Comune in provincia di Savona sta facendo discutere in tutta Italia, a causa dei suoi risvolti che declinano in maniera piuttosto evidente in quelle che furono le prime pratiche di attuazione del famigerato apartheid.

Alla base della decisione ci sarebbero stati alcuni episodi spiacevoli che hanno visto coinvolti proprio i migranti ed i ragazzi del paese che si recavano a scuola; proprio in seguito a questi screzi (dei quali non è stata specificata l’entità) il sindaco Pierangelo Olivieri ha pubblicamente chiesto agli immigrati del paese di evitare di utilizzare le corriere delle 6:30 e delle 6:45, salvo casi di estrema necessità.

L’intenzione è proprio quella di tenere extracomunitari e studenti italiani separati in autobus distinti, ed evitare sul nascere eventuali ulteriori frizioni tra le due parti. Il provvedimento è diretto nello specifico nei confronti della quarantina di profughi ospiti dell’albergo Lux del paese.

Il sindaco ha affermato di aver formulato questa richiesta in accordo con la cooperativa socialeIl Faggio“, che si occupa proprio della questione dei migranti locali: “Abbiamo ottenuto l’impegno da parte della cooperativa a sensibilizzare i loro ospiti affinché evitino, se non necessario, di utilizzare le due corriere delle 6:30 e delle 6:45 indirizzandosi verso i pullman successivi“.

Allo stesso modo la TPL proporrà alla cooperativa un abbonamento in convenzione, in modo da risolvere anche il problema del mancato pagamento dei biglietti” ha continuato il sindaco, precisando poi che: “Non si tratta di razzismo né di intolleranza“. Molto diversa è invece la versione dei vertici de “Il Faggio“, i quali hanno lamentato il fatto che Olivieri abbia agito di propria iniziativa senza interpellarli.

Non posso credere che il sindaco di Calizzano si sia permesso di mettere in bocca al Faggio simili dichiarazioni” ha ribattuto il presidente Danilo Pisano, il quale ha poi denunciato che: “Questa ipotesi è degna del peggiore stato di apartheid“.

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