Meningite, Toscana: tre nuovi casi nelle ultime 24 ore

È ancora allarme meningite in Toscana, dove si sono registrati tre nuovi casi (una ragazza di 20 anni, un anziano di 83 anni, e un 53enne) in meno di ventiquattro ore, tra le province di Firenze, Prato, e Lucca.

Meningite, Toscana: tre nuovi casi nelle ultime 24 ore

Si sono registrati ancora tre casi di meningite in Toscana, nelle ultime ventiquattro ore. Una ragazza di appena venti anni è stata ricoverata la notte di Capodanno in gravi condizioni, così come per un anziano 83enne di Livorno a cui è stato diagnosticato il meningococco di tipo B, mentre per il 53enne ricoverato a Firenze le condizioni sembrano essere stabili.

Per la ventenne ricoverata l’ultimo dell’anno, le analisi effettuate nei laboratori dell’ospedale Meyer di Firenze hanno fugato ogni dubbio: meningococco di tipo C. Parole che suonano come una sentenza di morte, almeno così è stato per la maggioranza dei casi registrati negli ultimi mesi, non solo in Toscana, ma anche in Lombardia, ed in altre parti d’Italia,

Nelle stesse ore, in provincia di Livorno, nella cittadina di Venturina, un anziano signore ottantatreenne veniva ricoverato nel locale presidio ospedaliero per febbre alta e dolori muscolari. Anche in questo caso, gli esami e le analisi effettuate sul paziente hanno portato alla diagnosi di meningite, stavolta di tipo B.

Le condizioni dell’uomo, così come quelle della ragazza ricoverata al Meyer, sono ancora molto critiche, con prognosi riservata. Ma, ad aggiungersi a questi due nuovi casi, ce ne è un altro. Stavolta si tratta di un signore di 53 anni di Impruneta, provincia di Firenze, a cui è stata diagnosticata la meningite di tipo B.

Questi tre casi si manifestano a pochi giorni di distanza dalla morte del bambino di 22 mesi, ed a qualche settimana da quella del bambino di 4 anni, il 17 dicembre scorso. Tutti casi avvenuti nella regione Toscana, dove gli esperti dicono si siano sviluppati due focolai del batterio, che – però – sono tenuti sotto controllo, anche grazie alle massicce campagne di vaccinazioni a cui si è sottoposta la maggior parte della popolazione.

Gli esperti continuano a dire che non siamo davanti ad un’epidemia, anche se la concentrazione dei casi proprio in questa regione sta suscitando non poche perplessità.

Continua a leggere su Fidelity News