Madre di 14 figli rapinata e pestata in stazione da un extracomunitario

La mamma dei record, Alessandra Bortoletto Calò, è stata vittima di un'aggressione davanti alla stazione: "Mi sono anche dovuta pagare il ticket di 61 euro per le cure in pronto soccorso".

Madre di 14 figli rapinata e pestata in stazione da un extracomunitario

E’ successo a Padova, nel piazzale davanti alla stazione dei treni, Alessandra Bortoletto, 46 anni, stava aspettando l’arrivo delle figlie che ritornavano in città. “Ha afferrato la borsa ma anch’io l’ho afferrata con tutte le mie forze. Mi ha trascinato fuori, mi ha trascinato. E io la borsa l’ho tenuta ancora più stretta, come si tiene un bimbo“, così inizia il triste racconto della donna dei record.

Con 14 figli, Alessandra Bortoletto è la mamma della famiglia più numerosa d’Italia, i Calò. Dopo questa terribile disavventura la donna ha deciso di affidare al suo profilo Facebook il compito di diffondere la sua storia e i suoi pensieri a riguardo. “Ho parcheggiato il mio Ducato,” inizia a raccontare “Ad un tratto è entrato un extracomunitario nell’abitacolo, mentre un secondo faceva da palo. Ho capito che voleva la mia borsa, riposta a terra tra i sedili, vicino ai miei piedi“.

Il racconto prosegue descrivendo una colluttazione tra Alessandra e il suo aggressore. Aggrappandosi con tutte le sue forze alla borsa, la donna viene trascinata fuori rimediando delle ferite alle gambe e ai fianchi. Nel suo profilo Facebook decide di pubblicare anche le foto dei danni subiti e delle ferite riportate decidendo di spiegare il motivo per il quale non voleva lasciare che le portassero via quella borsa.

Perché ho difeso quella borsa? Perché è un puzzle importante della mia vita” continua a raccontare sul social network. Alessandra spiega come quella particolare borsa le sia stata regalata da persone speciali per il suo compleanno. Aggiunge che al suo interno ci fossero anche dei disegni fatti dai suoi bambini dai quali non voleva separarsi. Per una famiglia così numerosa anche pochi spiccioli sono importanti, quindi anche i soldi erano un valido motivo per non lasciare la presa “Perché la mia borsa è parte della mia vita”.

Ho urlato con tutto il fiato che avevo, ma nessuno è intervenuto” Questa probabilmente è la parte più dolorosa del racconto, un mancato intervento o soccorso da parte dei presenti. In pronto soccorso i medici hanno riscontrato una contusione al bacino, escoriazioni e ferite varie alla gamba sinistra e al braccio destro, per un totale di 8 giorni di prognosi. Nell’indignazione per il fatto accaduto, la donna sottolinea il fatto che ora si ritrova anche a pagare un ticket di 61 euro.Il dolore fisico passa ma il dolore dell’anima non si cicatrizza“. La polizia è sulle tracce del rapinatore.

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