Litiga per il traffico e investe una moto: muore ragazza di 27 anni

Una ragazza di appena 27 anni è morta a causa di una lite stradale drammaticamente degenerata, avvenuta il 9 luglio scorso in Val di Susa, provincia di Torino.

Litiga per il traffico e investe una moto: muore ragazza di 27 anni

Si può definire una follia ciò che è successo ieri, domenica 9 luglio, in Val di Susa (provincia di Torino), dove un uomo – per una banale lite stradale dovuta ad una mancata precedenza – ha inseguito con il suo furgone una moto con a bordo due ragazzi e, dopo averlo speronato, entrambi i veicoli si sono schiantati contro il guard-rail. A causa dell’impatto, una ragazza di 27 anni che viaggiava sulla moto è rimasta schiacciata sotto le ruote del furgone.

Stando alla ricostruzione dei fatti da parte degli inquirenti, tutto è accaduto per una mancata precedenza. I due veicoli stavano percorrendo fianco a fianco una strada in direzione Torino, quando sembra sia nato un diverbio tra i conducenti dei due veicoli. Sembrerebbe che, per fare uno sfregio o per errore – la dinamica non è stata ancora del tutto chiarita – il centauro e la ragazza abbiano rotto lo specchietto laterale del furgone e hanno tentato la fuga lanciandosi a velocità.

Poco dopo, il percorso stradale impone un rallentamento a causa della presenza di una rotonda, dunque – mentre la moto rallenta – il furgone invece le piomba addosso, schiacciando prima sotto le ruote la ragazza di 27 anni e poi schiantandosi contro il guard-rail insieme alla moto. Nonostante i soccorsi siano intervenuti rapidamente e abbiano cercato in tutti i modi di strappare alla morte la ragazza, Elisa Ferrero purtroppo è deceduta durante il trasporto nel più vicino presidio ospedaliero.

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Per il fidanzato, Matteo Penna, le cose non sembrano andare per il meglio, poiché è ricoverato in ospedale in condizioni disperate. Il ragazzo è stato già sottoposto ad un intervento per l’amputazione dell’arto inferiore. Mentre l’uomo alla guida del furgone non ha riportato ferite ed è stato denunciato per il reato di omicidio stradale.

Maurizio De Giulio, 50 anni, sembra che avesse un tasso alcolemico molto alto, dunque con tutta evidenza si era messo alla guida del suo van – nel quale erano presenti anche la compagna e la figlia  – già alterato dall’alcol. L’uomo era già noto per aver commesso degli incidenti stradali a causa dell’assunzione di sostanze alcolemiche prima di mettersi alla guida.

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