L’incredibile caso di un delfino che nuota in Arno da più di un mese

Un delfino ha scelto come nuova casa le acque del fiume Arno, a Pisa, dove è stato avvistato diverse volte a partire da fine Dicembre. Il cetaceo si trova lontano dal mare e dalla foce del fiume, secondo la Arpaf, che sta monitorando la sua situazione.

L’incredibile caso di un delfino che nuota in Arno da più di un mese

È diventato, ormai, un caso cittadino quello del delfino che viene avvistato da un mese, nel fiume Arno, a Pisa. L’animale, che è stato visto per la prima volta mentre nuotava nelle acque del famoso fiume toscano il 31 dicembre 2016, sarebbe stato identificato come un esemplare di tursiope (nome scientifico tursiops truncatus).

È stata la Arpat (l’agenzia regionale per l’ambiente) a riconoscere il tipo di delfino, commentando: “l’evento è molto raro, e non era mai stato registrato in Toscana prima d’ora“.

Inizialmente, le segnalazioni della presenza dell’animale erano sporadiche, e facevano pensare ad un avvicinamento momentaneo del delfino alla città, ma le chiamate che evidenziavano la presenza dell’animale si sono intensificate, a segnalare il suo stazionamento fisso nelle acque di Pisa.

I giorni di stazionamento nel fiume Arno sono davvero tanti, e la distanza dalla foce è altrettanto sorprendente”, spiega la Arpat, che sottolinea quindi la stranezza della presenza del delfino così lontano dal mare e dalla foce dell’Arno. Pare che il delfino sia già stato avvistato da diversi dei ponti della città, e dal suo percorso si evince che abbia già attraversato diverse volte a nuoto il centro storico di Pisa.

 L’Arpat spiega che questa specie di delfino solitamente vive in mare, ma che a volte si addentra nei fiumi per inseguire prede o trovare condizioni metereologiche favorevoli. Con le giuste condizioni e in assenza di ostacoli, “l’animale può trovare opportuno stazionare per lunghi periodi in questi luoghi, che non rappresentano proprio il suo habitat di vita“.

Fortunatamente, l’acqua bassa dell’Arno -in questo periodo – provocherebbe una alta salinità nelle acque del fiume, prevenendo così danni alla pelle del delfino. E mentre in città si è scatenata la caccia all’avvistamento del delfino, diventato ormai un caso cittadino, l’Arpaf continua a monitorare la situazione, pronta ad intervenire per rimuovere l’animale dalle acque del fiume, e predisporre il suo ritorno al mare in caso di pericolo.

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