Leone Di Lernia, 79 anni ed origini pugliesi, ha iniziato al sua lunga carriera come cantante e conduttore radiofonico, fino ad arrivare al 1999 quando è iniziata l’avventura come spalla comica del controverso programma radiofonico “Lo Zoo di 105”.
Per qualche anno si è fatto notare con parodie di brani pop dance di successo trasformando, ad esempio, canzoni come “The Rhythm of the Night” in “Te si magniat la banana” o “Killing Me Softly” in “Chillo che soffre“.
Ricoverato una settimana fa circa, si trova nell’ospedale di Milano nelle ultime ore le sue condizioni sembrano essersi aggravate. A dare l’annuncio è lo staff del celebre programma radiofonico che, per rispetto alla situazione che sta vivendo il loro collega, hanno sospeso le trasmissioni fino a lunedì prossimo.
“Abbiamo iniziato questo lungo percorso radiofonico insieme. Per 18 lunghi anni ci siamo insultati, augurati la qualsiasi. Ti ho fatto un milione di scherzi, abbiamo creato tormentoni indimenticabili e costruito il programma radiofonico più assurdo d’Italia. Hai 80 anni, ma non hai mai mollato un secondo. Quando andiamo in onda, siamo cane e gatto, ma nella vita reale ti voglio un bene indescrivibile. Non mollare adesso, nessuna malattia potrà mai sconfiggere il guerriero che c’è in te. Tieni duro vecchiaccio, perché voglio poterti insultare per altri 20 anni”, ha postato su Facebook Marco Mazzoli, conduttore e personaggio predominante della trasmissione radiofonica.
La situazione, quindi, si pensa sia piuttosto critica. Lo fanno intendere anche le parole del dj genovese Fabio Alisei, anche lui pilastro dello Zoo di 105. In alcune sue dichiarazioni conferma che “Leo” – come amichevolmente viene chiamato- “non sta bene. È abbastanza grave. Non mi va di scendere nei dettagli perché sarebbe poco rispettoso per la sua privacy. Se lo amate e gli volete bene è il momento giusto per sfruttare i social network nel modo giusto, sostenendolo. Adesso più che mai ne ha bisogno”.
E la risposta non si è fatta di certo aspettare: un mare di fan sta postando messaggi di auguri e incoraggiamento al loro beniamino augurandogli una veloce e pronta guarigione.